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giovedì 30 gennaio 2014

DUE PASSI IN GIARDINO seconda parte

....CONTINUA

Sul bordo della biopiscina l'unione di più materiali

A prescindere dal tipo di materiale scelto, per consolidare la struttura del sentiero consiglio di preparare un sottofondo che renderà il terreno sottostante maggiormente stabile.
La profondità dello scavo dovrà risultare direttamente proporzionale al carico che il vialetto dovrà supportare, per un vialetto non adibito al passaggio di veicoli è sufficiente uno sbancamento di 10 cm.

Il procedimento è lo stesso spiegato precedentemente:
  • delimitare con corde e picchetti, assi di legno o strisce di alluminio l'area predisposta
  • scavare alla profondità idonea al carico da sostenere
  • compattare il terreno sottostante
  • stendere il tessuto non tessuto (eviterà la crescita di erbacce)
  • cospargere l'intera superficie con stabilizzato o ghiaia, in alternativa colmare lo sbancamento con calcestruzzo che si dovrà contenere in una cassaforma da rimuovere una volta che la base sarà ben asciutta.



Uno dei materiali impiegati nella costruzione di sentieri o viali è la ghiaia.  Presenta il vantaggio di costi bassi e facilità di applicazione
ma è necessario contenerla per mezzo di cordoli in calcestruzzo, mattoni, acciaio, legno o cotto per agevolare il cammino.
Si presta facilmente all'esecuzione di curve e gradini a ridosso di un terrapieno, può essere impreziosita e movimentata dalla posa di mattonelle o lastre di pietra naturale come in un Giardino Zen.

Sentiero di ghiaia
Ghiaia con inserti di ciottoli

Consiglio l'utilizzo di ghiaia in un colore che si intoni a quello dell'abitazione, costituita da elementi regolari.
La ghiaia può rendere faticoso il cammino, spargersi al di fuori del percorso prestabilito e risultare rumorosa al calpestio.


Un sentiero di ghiaia è idoneo ad un giardino formale, arricchire il bordo contenitivo con cotto o legno ne aumenta l'eleganza.

Lastre

Lastre di pavimentazione sono molto adatte alla costruzione di viali, sono disponibili in colori, disegni, grandezze diverse e sono semplici da posare.
Dovranno aderire su uno strato di malta verificando spesso con una livella che siano in piano.


Meglio iniziare sempre da un angolo e apportare il numero minimo di tagli, combinando le lastre in varie misure si possono creare disegni illimitati.
Se le lastre scelte sono a misura irregolare, combinandole seguendo il proprio gusto, è possibile ottenere mosaici molto decorativi adatti a qualunque tipo di giardino.
Le lastre irregolari si possono posare anche su uno strato di sabbia e tra gli interstizi in cui far crescere vegetali come Sedum, muschio o Dichondra repens.



Pietra naturale  Elegante e durevole e dall'aspetto molto gradevole, la pietra naturale è un materiale perfetto se si vuole ottenere un effetto naturale ben integrato con il paesaggio circostante.
Se non la si acquista in lastre precedentemente tagliate e con spessore regolare, è difficile da posare.
La posa è la stessa delle lastre di pavimentazione, ma l'effetto è nettamente più decorativo.
La pietra naturale ha un costo abbastanza elevato, un'alternativa più economica è rappresentata dalla pietra ricostruita, oggi così curata che difficilmente si distingue da quella naturale.


Con lastre dalla forma rotondeggiante si possono ottenere su tappetti erbosi i sentieri "stepping stone" cioè "a passi", collocando le pietre in modo irregolare alla distanza di un passo (circa 60-65 cm).

Stepping stone

Possono essere inserirli in qualunque giardino senza stonare col contesto, suggerisco di collocarle al di sotto della linea del tappeto erboso per facilitarne lo sfalcio.

Pietre da selciato

Pietre da selciato, piastrelle, blocchi Le pietre da selciato sono disponibili nelle forme e colori più svariate. Danno vita alle composizioni più fantasiose formali e informali, geometriche o irregolari.


combinazione e posa di piastrelle e blocchetti
Blocchetti di granito, porfido o simil granito combinati a piastrelle di cotto o ciottoli formano effetti molto particolari.
Piastrelle e lastre si possono posare sia longitudinalmente che con il lato più piccolo di fronte o "a spina di pesce" a formare piccoli spazi centrali estremamente decorativi.
Dopo aver fissato con calcestruzzo i cordoli contenitivi per delimitare il sentiero, spargere uno strato uniforme di sabbia fine asciutta su cui poggeranno le pietre.
Evitare di calpestare la sabbia, battere frequentemente sulle pietre da selciato per compattarle bene.

Se si opta per piastrelle smaltate verificare che siano idonee ad un ambiente esterno, la posa di piastrelle e blocchi si esegue con la malta.

Utilizzo de mattoni

Mattoni I colori caldi dei mattoni si integrano molto bene nei diversi contesti paesaggistici, combinati tra loro formano motivi decorativi di pregio.
I mattoni costituiscono un materiale pratico, di basso costo e facilmente reperibile, ne esistono tipologie idonee ad ogni progetto, contesto e tipo di abitazione.
Si possono disporre in modi diversi (intrecciati, incrociati, a spina di pesce), utili per delimitare vialetti in ghiaia, ciottoli o pietra e per formare sentieri interni. Curvature e dislivelli sonodi facile esecuzione.
La posa migliore è quella effettuata con la malta da far penetrare anche tra i giunti.

Ciottoli e lastre naturali
Ciottoli Preferisco utilizzare i ciottoli solo a scopo ornamentale allestendo piccole superfici in combinazione con altri materiali. Camminarvi al di sopra è molto scomodo, collocati in una curva ne sottolineano l'ampiezza e in posizioni strategiche evidenziano un oggetto o una pianta.
I ciottoli possono essere inseriti tra pietre irregolari o appoggiati manualmente su malta fresca per movimentare le superfici.

Ciottoli e lastre naturali formano gradini molto rustici

Pendenze La pendenza di un sentiero è un aspetto di importanza rilevante.
Oltre ad una buona preparazione del sottofondo, la giusta pendenza impedisce il ristagno di acqua piovana con rischio di scivolamento.
Alcuni materiali, soprattutto se posti in zone molto ombreggiate possono risultare scivolosi con la rugiada del mattino, in inverni freddi può comparire un insidioso velo di ghiaccio.
Per una maggior sicurezza, vialetti e sentieri dovrebbero presentare una doppia pendenza verso l'esterno ("a schiena di asino")affinchè la pioggia possa scolare lateralmente e riversarsi in pozzetti di raccolta o disperdersi nel terreno.


Nel caso in cui l'acqua si raccolga in canalette laterali nel terreno, consiglio di abbassare il bordo ai lati del sentiero di 2-3 cm per evitare ristagni.
Se il percorso costeggia un muro è sufficiente una pendenza solo verso la parte esterna.

Gli arbusti addolciscono i contorni dei gradini
Gradini Nella costruzione di un sentiero, per superare un dislivello, può rendersi necessaria la costruzione di gradini.
I gradini possono collegare ed enfatizzare zone diverse del giardino, sottolineare livelli differenti o aree distinte.
Il loro valore può essere solamente ornamentale, in ogni caso è importante che il rapporto tra pedata e alzata sia nella giusta proporzione.

L'ampiezza della pedata e il doppio dell'altezza dell'alzata dovrebbero risultare 65 cm. Perchè i gradini siano sicuri la pedata dovrebbe misurare almeno 30 cm, l'alzata di norma tra i 10 e i 18 cm.

Gradini informali di legno grezzo e ghiaia
L'altezza dei gradini deve essere adattata alle caratteristiche della pendenza, con picchetti si segneranno le posizioni delle alzate.
Successivamente scavare nel terreno dei gradini da consolidare con cemento (prima la pedata, quando il cemento sarà consolidato costruire l'alzata con mattoni fissati da malta).
Riempire con ghiaia e sabbia la parte posteriore dell'alzata, ricordare di dare ai gradini una lieve pendenza per la pioggia.
La rigidità di una scala può essere ammorbidita dalla presenza si piante sui lati dei gradini.

Sentiero naturale

martedì 28 gennaio 2014

DUE PASSI IN GIARDINO prima parte

Quando si immagina il nuovo giardino, i primi  elementi architettonici a cui si pensa sono le piante.
Sono quelle che soddisfano maggiormente e scatenano la fantasia del progettista, guai lasciare un quadretto di terra libero, tendiamo a sovrapporle fino ad impedirne il corretto sviluppo.


In realtà gli elementi fissi come pavimentazioni, patii e sentieri rappresentano l'intelaiatura attorno ai quali le piante si svilupperanno valorizzando l'insieme, lo sfondo che metterà in rilievo le loro sagome.

Sentiero formale

Sentieri e vialetti costituiscono componenti di primaria importanza  all'interno del giardino, la loro valenza è sia pratica che ornamentale, sono lo spirito nascosto del giardino stesso.

Sembra quasi scontato che la funzione di un viale, un sentiero o un camminamento sia quella di collegare aree diverse all'interno del giardino, di attraversare un laghetto, muoversi agevolmente tra aiuole o zone di livelli diversi, in realtà le funzioni possono essere diverse.

Sentiero in stile formale

Analizziamo insieme alcuni elementi fondamentali per la giusta progettazione di un viale o un percorso della propria area verde.

Scopo  Il percorso che sarà inserito nel giardino potrà assumere un semplice scopo pratico come il raggiungimento di un patio, un laghetto, una biopiscina oppure rappresentare un percorso meditativo, sensoriale o una sorpresa inattesa.


Un sentiero può sbalordire e condurre il visitatore in percorsi prestabiliti per rivelare poco a poco le bellezze del giardino come nei giardini orientali, rivelare luoghi nascosti o punti focali, snodarsi all'interno del giardino senza una meta precisa.


Stile Stabilito quale scopo si vorrebbe ottenere, è necessario decidere lo stile che più si sposa con quello del proprio giardino.
In un giardino di tipo formale i percorsi in genere sono rettilinei, con angolazioni nette, spesso uniscono parti differenti del giardino o conducono a capanni, patii o serre.


E' uno stile adatto a piccoli giardini o ad entrate importanti, basta pensare agli imponenti viali che introducono alle antiche case padronali.
Nel tipico Giardino di campagna, in un paesaggio naturale, una casa di tipo rustico, lo stile informale è il più idoneo.

Sentiero informale

Un vialetto che serpeggia dolcemente tra aiuole fiorite o bordure variopinte invoglia ad una passeggiata, valorizza arbusti dalla struttura rotondeggiante, conduce a luoghi nascosti che illudono sulle reali dimensioni del giardino.
Consiglio di non esagerare con le curve: percorrendo il sentiero si finirebbe per "tagliarle" calpestando prati o bordure.

Largo viale d'ingresso

Dimensioni La larghezza di un vialetto dipende dal suo utilizzo, se collega la casa o l'orto ad un capanno per gli attrezzi, una serra, un locale di servizio, deve avere una larghezza minima per il passaggio di una carriola.

Un vialetto che condurrà all'ingresso principale della casa dovrebbe permettere il passaggio di due persone affiancate (minimo 1,2 metri), lo stesso se il sentiero sarà adibito a passeggiata.

Se al termine del rettilineo verrà posto un complemento di spicco come una scultura o una fontana, il viale dovrebbe avere una larghezza tale da permettere l'intera visione dell'oggetto anche a distanza.
Nello stile informale, la larghezza variabile valorizza maggiormente il sentiero: allargandosi in punti focali darà la sensazione di essere giunti a destinazione.

Combinazione di materiali

Materiali La scelta dei materiali è illimitata ma deve necessariamente essere in armonia con l'abitazione, lo stile o con altri elementi architettonici.
Se lo stile è quello informale di un giardino naturale, meglio optare per materiali originari della zona per combinare la perfetta integrazione con il  paesaggio circostante.
Con l'associazione di diversi materiale si possono creare schemi e disegni che valorizzano l'intero giardino, sempre senza esagerare!







Alcune diverse combinazioni di materiale



Pietra, ghiaia, ciottoli, legno, lastre naturali, mattonelle in cotto, la lista è ricca di possibili combinazioni.

Sentiero di assi di legno

Il legno è un materiale caldo che diffonde sensazioni confortevoli, si possono utilizzare sezioni sottili di tronco da posare su ghiaino per formare un passaggio adatto ad un ambiente boscoso oppure realizzare un sentiero di assi di legno rialzate dal terreno.
Altane in legno possono diventare un insolito ed elegante passaggio su uno stagno alla maniera dei giardini acquatici giapponesi, le lastre in parquet ben combinate tra loro sapranno inventare un mosaico che si rifletterà nell'acqua.

Il legno è adatto su terreni piani o con lievi pendenze, si possono usare conifere nazionali come pino e larice appositamente trattate o il resistente ipè (in genere quello che utilizzo maggiormente).


Le modalità di applicazione di assi o quadrati in legno non richiedono manodopera esperta, dopo aver disegnato il sentiero da realizzare si esegue uno sbancamento di terreno alto 15 cm da coprire con tessuto non tessuto.

copertura con tessuto non tessuto

Successivamente si colmerà lo sbanco con ghiaino o stabilizzato molto compresso su cui dovrà poggiare un supporto di travetti di abete (meno costoso) o di ferro al di sopra del quale verranno avvitate le assi o le mattonelle di parquet.
Si possono anche realizzare curvature dolci o scalini rialzando la base di travetti con mattoni posti al di sotto.



Un ulteriore metodo è quello di sostituire lo stabilizzato con un massetto di calcestruzzo, la procedura rimane la stessa.

procedimento per la costruzione di un sentiero in legno
scalini realizzati con ipè

Il legno richiede una regolare manutenzione (almeno una volta all'anno) con la sostituzione di eventuali assi danneggiate o viti arrugginite, dopo una pulizia consiglio di nutrirlo con l'apposito olio per legno da stendere con un pennello.
Se il sentiero è collocato in una zona ombreggiata potrebbero comparire muffe o micosi da rimuovere con acqua e candeggina.
Eventuali pozzetti devono rimanere esplorabili.



CONTINUA......




sabato 25 gennaio 2014

SCOTLAND YARD SULLE TRACCE DI NIMPHAEA THERMARUM

Dove eravate giovedì 9 Gennaio dalle ore 8,30 alle 14,55?
Se per caso vi trovavate nella serra dedicata al principe Carlo dei Kew Garderns di Londra siete tra i sospettati di Scotlant Yard.
Il reato di cui sto parlando è il furto di un rarissimo esemplare di Nimphaea Thermarum, la ninfea più rara e piccola del mondo, estinta in natura da alcuni anni.


No, non sono stata io, anche se l'idea mi stuzzica notevolmente.

Nimphaea Thermarum è l'esemplare pigmeo di ninfea più piccolo rinvenuto nel mondo, in una piccola area fangosa a Mashyzuza, Ruanda.
Si tratta di una specie molto insolita di ninfea tropicale a fioritura diurna che non si sviluppa come gli altri esemplari del suo genere in laghi, stagni o paludi, ma nel fango di una piccola zona termale calda in Primavera (piccoli canali di sorgenti calde a 24-26°C.)


Nimphaea Thermarum viene collocata nel sottogenere Brachyceras Nimphaea, ha foglie verdi brillanti tipiche del genere Nimphaea, circolari e lisce con piccioli molto corti.
La rosetta di foglie raggiunge un diametro massimo di 20 cm, al di sopra della quale si eleva un minuscolo fiore bianco della misura di 1 cm. con stami pelosi gialli grandi quasi come i petali.
Il fiore, al momento di rilasciare i semi, si piega verso il fango, e libera semi neri grandi rispetto al genere di pianta.


Nimphaea thermarum si è adattata ad un ambiente unico e molto particolare, il piccolo esemplare infatti non presenta rizomi come le acquatiche della sua specie, ma si riproduce solo tramite seme.

Nel 1987 il professor Fishcher scopre a Mashyzuza in Ruanda, il raro fiore acquatico, conta in tutto il mondo solo 50 esemplari.
Nel 2008 inizia lo sfruttamento della zona africana per scopi agricoli, a Primavera l'acqua termale non ricopre più il fango, l'habitat di Nimphaea Thermarum viene gravemente minacciato.


Per preservare la rara specie, gli esemplari vengono portati al Botanische Gärten dell'Università di Bonn, il problema insormontabile risulta la riproduzione della pianta per mezzo del seme che gli studiosi riescono a far germinare ma non a maturare.
Nimphaea Thermarum sembra non crescere come tutte le altre ninfee, non necessita di acqua, il rischio di estinzione totale è vicino.

Quando rimangono solo 20 semi, Carlos Magdalena, un orticoltore del Royal Botanic Gardners di Kew, studiando gli scritti del professore tedesco riesce con facilità a riprodurre la ninfea pigmea.
Nel 2009, un grande successo, ottiene riproduzione e fioritura di 9 ninfee, Nimphaea Thermarum è salva.
Secondo Magdalena, è bastato ricreare le condizioni che la pianta aveva in natura facendola crescere....fuori dall'acqua!


Nimphaea thermarum è per ora l'unica ninfea di non-acqua, che necessita solo di fango molle per crescere e fiorire.

Royal Botanic Gardners, Kew,

Qualcuno che ha compreso la rarità della pianta, ha rubato il prezioso fiore dal valore economico inestimabile.
La polizia indaga seriamente, pare che il furto di piante rare sia un nuovo business, in Inghilterra trafficanti hanno messo gli occhi su specie come le Cycadaceae (Cycas) e le Orchidaceae (l'Orchidea più rara è custodita in un luogo segreto e guardata a vista).

Speriamo ritrovino presto questo piccolo gioiello della biodiversità, prima che un altra nicchia della natura rimanga vuota come già avvenuto più volte in passato a causa dell'umana stupidità.








giovedì 23 gennaio 2014

ERBE MAGICHE: IL ROSMARINO

Viviamo le nostre giornate con molta fretta, lanciamo sulle cose uno sguardo superficiale, sempre di corsa per essere ugualmente in ritardo....
Un fiore, un albero, una pianta sono soltanto elementi ornamentali o con un'utilità, ci dimentichiamo di osservare oltre e chiederci i perché delle cose.

Sono pochi quelli che amano le piante con un particolare rispetto come facevano gli antichi in un passato non così tanto remoto, ad esse attribuivano un significato simbolico o contenuti magici al di là della materia, con poteri sovente legati alle divinità.


Proiettarsi nel passato, come spesso amo fare, è un modo di comprendere meglio il presente e pianificare il futuro sulla base delle antiche conoscenze, ogni nostra scelta attuale è il frutto di un lento lavoro del passato che ha determinato ciò che siamo oggi.

La scelta di coltivare alcune specie di piante nel passato in base al loro significato simbolico ne ha determinato il sopravvento oggi, nei nostri orti, giardini e anche in cucina.


Se pensiamo al Rosmarino, l'arbusto sempreverde delle Labiate, è inevitabile associarlo al cibo per l'uso aromatizzante che si fa nei cibi.

Le proprietà terapeutiche del Rosmarino sono note fin dall'antichità.
L'arbusto aromatico agisce positivamente sulla memoria, ha potere diuretico, astringente, antisettico, stimolante, digestivo, rilassante, il suo profumo intenso respinge gli insetti nocivi.
Allontana i parassiti delle piante vicine, se conservato in sacchetti custoditi nella biancheria allontana le tarme.


Il nome latino è Rosmarinus, il significato etimologico non è ancora certo, alcuni attribuiscono poeticamente "rugiada del mare" o "rosa del mare", per il colore del fiore, altri assegnano alla radice della parola la traduzione "arbusto" (arbusto del mare).
Il mare è legato alla pianta per la sua crescita abbondante nel bacino del Mediterraneo, zona in cui era venerato dagli antichi abitanti.

Presso gli Egizi, il Rosmarino è la pianta sacra dell'immortalità, un rametto veniva messo tra le mani del defunto per aiutare il viaggio verso l'immortalità.


Anche per il popolo greco l'arbusto prende parte ai riti funerari, la sua creazione è legata ad un mito, la morte della principessa persiana Leucotoe, sedotta da Apollo con l'inganno.
Nelle sue "Metamorfosi" Ovidio racconta che Leucotoe fu sepolta viva nella sabbia dal padre che la voleva punire per aver ceduto al Dio del Sole.
Apollo nel tentativo di riscaldare la bella principessa ormai defunta, sulla sua tomba fece crescere una pianta dal profumo intenso e dalle forti radici.
Si tratta dell'incenso che nei riti funebri greci veniva spesso sostituito dal rosmarino (detto anche pianta dell'incenso), posto tra le braccia dei defunti o bruciato.


Il Rosmarino è la pianta del ricordo e dell'immortalità dell'anima, consacrato al dio della guerra Ares , piantato sulle tombe dagli antichi Romani che usavano portarne un rametto al loro defunto durante il corteo funebre.
Nella complessa mitologia domestica romana, una coroncina di rosmarino orna il capo delle statuette dei Lari, divinità del focolare e della casa.

L'uso funerario della pianta del Rosmarino si diffonde in tutta Europa, in alcune località italiane si usava cingere il capo dei defunti con corone di Alloro,Rosmarino e Mirto.

La Sicilia è ricca di vecchi proverbi e leggende che ricordano l'antico legame del profumato arbusto con l'isola, tra i rami del Rosmarino si racconta siano celate esili fatine sotto forma di serpentelli pronte ad aiutare i bisognosi.


In passato si pensava che il Rosmarino allontanasse gli spiriti maligni e proteggesse dagli animali velenosi, mangiarne i fiori poteva sconfiggere  maledizioni e stregonerie, il solo aroma preservava dalle malattie.

Le virtù magiche dell'arbusto aromatico sono legate anche all'amore: all'aroma sottile sono legati i ricordi amorosi, per questo nel Medioevo il Rosmarino si utilizzava nella fabbricazione di filtri d'amore per incantare il cuore e nella confezione di sacchetti magici.

Regalare all'amato un rametto di Rosmarino significava incanto, devozione e memoria, era un modo di comunicare il pensiero costante nei suoi confronti.
Il giorno delle nozze si ornavano le spose con rami di Rosmarino per simboleggiare sincerità.


"Acqua della regina d'Ungheria" un distillato a base di Rosmarino, fu creato per la regina d'Ungheria ormai anziana, con esso ritrovò bellezza e giovinezza che le permisero di andare in sposa al granduca di Lituania innamorato pazzamente di lei.
Il Preparato è tutt'ora in vendita.......

Anche Carlo Magno faceva coltivare la pianta negli orti delle sue residenze, l'aroma rappresentava l'essenza stessa della Terra, nei medicamenti che utilizzava contro la gotta che lo affliggeva faceva grattugiare un po' di terriccio tratto dalle radici, oltre parti di legno e fiori.

Ancora nel Medioevo il legno profumato di Rosmarino veniva utilizzato per costruire strumenti musicali, cofanetti, cucchiai, numerosissime pozioni e negli esorcismi contro le streghe.

Per i poteri antisettici già nel periodo delle pestilenze si disinfettavano le stanze dei malati con fumigazioni a base di Rosmarino, acqua bollita con foglie e fiori veniva utilizzata per detergere le puerpere e il loro neonato.


Le ragazze amavano lavarsi i capelli con acqua in cui erano state macerate fiori e foglie di Rosmarino, per rinforzare, profumare e lucidare le chiome.
Rametti posti sotto al cuscino avevano il potere di allontanare gli incubi ed evocare mondi fantastici.

Nei rimedi dei semplici, si consigliava un infuso di sommità della pianta per evocare ricordi sopiti e risvegliare facoltà perse (ricetta per gli studenti: corone di Rosmarino facilitano la memoria!!)


Ancora oggi l'olio essenziale di Rosmarino è largamente utilizzato per il suo effetto rilassante e per allontanare la malinconia.
Pare rafforzi l'Io dell'individuo nei momenti difficili, aiuti la concentrazione e poche gocce nel bagno o nella doccia mattutina creano una "sferzata" per affrontare la giornata.
Bastano poche gocce di olio essenziale sulle tempie, polsi o sotto le narici per combattere dolori reumatici e difficoltà nella concentrazione.