PER AMORE DI ISABELLA

Viaggiando in battello sul Lago Maggiore incontriamo un gioiello di giardino all'italiana: il giardino secentesco di Palazzo Borromeo.
L'ammirazione per questa meraviglia scenografica appare avvicinandosi alle sponde dell'Isola Bella.

Il palazzo stupisce nella sua maestosità, i giardini sono il perfetto complemento quasi atteso dal visitatore.
Il mio viaggio attraverso le dieci terrazze che costituiscono il giardino risale a tre anni fa, ma il ricordo di questa opera barocca è vivido nella mia mente.

Il giardino è stato costruito in tempi diversi, nonostante ciò l'accordo armonico è perfetto e si articola in una piramide formata da terrazze digradanti abbellite da statue, piante esotiche, alberi secolari, balaustre, agrumi, fiori la cui crescita è favorita dal clima mite.

In alcuni punti si intuisce l'antica presenza di fontane, cascatelle, giochi d'acqua e zampilli.
L'acqua da sempre è una presenza immancabile nei giardini. 

Nello splendido parco dell'isola Bella il genio italiano ha saputo in quasi quattro secoli trasformare un semplice scoglio affiorante dal Lago Maggiore in un vascello che viaggia carico di meraviglie.
Nel 1630 Isola Bella non esisteva, poi per amore di una donna di nome Isabella detta Bella, i Borromeo fecero traghettare massi, piante, statue fino a creare con abbellimenti una nave carica di piante uniche fatte giungere da tutti gli angoli della Terra.

Il giardino si trova nel suo continuo viaggio attraverso il lago a poppa del vascello, trasporta piante carnivore, erbe rare, rododendri, camelie, orchidee, rose, aranci amari e statue che personificano venti, fiumi e stagioni.
In ogni stagione dell'anno il visitatore è sbalordito dalle delizie di questo parco dalla scenografia incantevole tra i più belli d'Europa.

Camminare attraverso i viali dei giardini di Palazzo Borromeo è come osservare un'opera fiorita, inebriati dagli incantevoli profumi di camelie e magnolie ci si aspetta quasi che il transatlantico levi l'ancora e solchi leggero le acque del lago....