TARTARUGHE PALUSTRI
Termometro da laghetto con sonda |
Affinchè le tartarughe vadano in letargo la temperatura dell'acqua deve trovarsi tra 3 e 8° C. (con un termometro ci si accerta facilmente).
Se nella costruzione del laghetto sono stati seguiti i parametri indispensabili per ospitare tartarughe, cioè zone con profondità di almeno 70 cm, non esiste il timore che l'acqua geli anche in profondità (per maggior sicurezza si può lasciare il termometro sul fondale tramite sonda e controllare costantemente la temperatura dell'acqua).
Emys orbicolaris |
In un laghetto esterno è semplice seguire un ritmo naturale, saranno le tartarughe stesse a richiedere meno cibo, se poi le vedremo immobili o con movimenti rallentati significa che la preparazione al letargo è iniziata.
Trachemys Scripta scripta |
Sul fondale del laghetto sarà necessario posizionare 4-5 cm di ghiaia o fango e sabbia dove le tartarughe potranno ripararsi.
Se durante l'inverno dovesse formarsi ghiaccio sulla superficie dell'acqua è consigliabile romperlo, per permettere alle tartarughe di uscire a respirare in caso di temporaneo risveglio.
Meglio non riscaldare l'acqua creando zone tiepide e zone fredde.
In caso di momentaneo risveglio è meglio non somministrare cibo alle tartarughe, potrebbe rimanere nello stomaco semidigerito e causare patologie gastroenteriche.
Il letargo nelle tartarughe è una condizione naturale che sarebbe giusto assicurare ai nostri esemplari. Diventa indispensabile se vogliamo che la coppia si riproduca, infatti è proprio dopo pochi giorni dal risveglio che il maschio è spinto a corteggiare la femmina.
Letargo controllato |
Non posizionare mai la vasca accanto ad un termosifone perchè con i continui sbalzi di temperatura causerebbe danni alle tartarughe.
Trachemys |
Posizionare una spugna che all'interno dell'acqua funge da filtro naturale, tenere controllato spesso livello e temperatura dell'acqua (se ne può aggiungere declorata molto lentamente per non disturbare il sonno delle tartarughe).
Emys orbicolaris galloitalica |
Il letargo in vasca può iniziare dalla metà di Novembre e terminare alla fine di Febbraio, a seconda delle temperature esterne.
CARPE KOI
Le Carpe koi, anche se necessitano di una temperatura più elevata rispetto le altre carpe, possono tranquillamente vivere in un laghetto esterno.
In questo caso andranno in letargo sul fondo del laghetto.
Come per le tartarughe è necessario un fondo ghiaioso- sabbioso dove i pesci possano ripararsi; perfetti anche ciotoli o roccette.
Se si vuole evitare che la superficie del laghetto ghiacci, basta posizionare sulla superfecie plastica in bolle (quella per imballaggio) o una palla.
All'inizio dell'autunno si dovrà iniziare a diradare la quantità di mangime somministrato ai nostri pesci, meglio usarne un tipo altamente proteico (ottima anche una pianta acquatica come Lemna!) che li fornirà di riserve per l'inverno.
Quando ci accorgeremo che le koi smetteranno di alimentarsi il momento del letargo sarà arrivato. Non dovremmo continuare a gettare mangime nel laghetto che "sporcherebbe" inutilmente l'acqua, solo quando la temperatura dell'acqua supererà 8-10° C si potrà ricominciare ad utilizzare il mangime.
Il letargo per le Carpe Koi non è indispensabile, se lo si desidera le si può portare in luogo protetto come un acquario in attesa della primavera successiva.
PESCI ROSSI
Basta seguire i consigli validi per le Carpe koi, i Carassidi superano inverni freddi senza alcun problema.
Idem per Gasteropodi o Bivalve di acqua dolce.
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