Esistono diversi tipi di prato: verde e vellutato tradizionale di tipo formale, naturale dal carattere informale (prato fiorito) e il tipico tappeto erboso dei campi da gioco che offre maggiore tolleranza al calpestio.
Qualunque sia la scelta, gli elementi da prendere in considerazione attentamente per iniziare nel modo giusto sono la forma e la posizione del prato che può essere l'area più estesa e di maggior pregio dell'intero giardino.
Nella progettazione e nella collocazione di un prato ornamentale occorre ricordare che è opportuno inserirlo armoniosamente nell'insieme seguendo lo stile del giardino, prestabilirne una forma e uno scopo: entità a se stante o sfondo per aiuole e bordure?
Superficie di gioco per bambini o zona relax e rifugio?
Il prato può raffigurare semplicemente un ornamento dell'intero giardino ma anche rappresentare un elemento decorativo e funzionale che può apportare un notevole contributo al valore estetico dell'intero giardino.
La forma del prato può essere in sintonia con lo stile del giardino oppure stabilire autonomamente uno stile particolare.
In un giardino tipicamente geometrico, il prato dovrebbe seguire uno schema simmetrico magari bordato da sentieri che ne conferiscono maggior eleganza.
Una zona perfettamente circolare contornata da piante eleganti che si affacciano uniformemente potrebbe ricordare allo spettatore uno stagno o un patio oppure valorizzare un oggetto importante (vaso, panchina, statua, fontana ecc..)
Un disegno curvilineo e asimmetrico invece movimenta piacevolmente il giardino, collega zone diverse dando un'uniformità all'insieme.
Ampie curve sinuose possono guidare lo sguardo tra un gruppo di piante e l'altro, evidenziare un punto focale o accorpare aiuole diverse.
Una soluzione di grande effetto è disporre due o più zone dalle forme simili collegate tra loro da sentieri e con schermature parziali che confondono sulle reali dimensioni del giardino.
Oltre ad una naturale funzione estetica, il prato può diventare zona di collegamento tra zone completamente diverse, contenere elementi solitari di valore che assumeranno un evidenza maggiore nella distesa verde, lo sfondo neutrale in grado di esaltare un albero ad alto fusto o un arbusto prostrato.
LE GRAMINACEE GIUSTE
Prima di decidere quale tipo di graminacee utilizzare per la semina del tappeto erboso, occorre valutare alcuni parametri come ad esempio l'effetto che si vuole ottenere (praticità o estetica), il tipo di terreno, il clima, l'esposizione (sole od ombra), il drenaggio.
Meglio valutare anticipatamente il tipo di cure che il prato richiederà prima di decidere, si eviteranno oneri inaspettati.
Tra i tipi di miscugli in commercio ne esistono alcuni più adatti ad aree soggette al calpestio, altri curano maggiormente l'aspetto estetico con una colorazione attraente ed uniforme.
Le Graminaceae da prato sono suddivise in due gruppi principali: quelle che prosperano in climi temperati (tra 14 e 24° C.) note come "graminacee da ambiente freddo o microterme" e quelle indicate per climi tropicali o subtropicali (tra i 25 e i 35°C.) dette "graminacee da ambiente caldo o macroterme".
Le microterme sono costituite da quelle specie di Graminaceae che espletano la loro maggiore fase di crescita in Primavera ed Autunno, sono caratterizzate da un apparato radicale sviluppato e scarsamente tolleranti alla salinità, alla siccità e al caldo.
In Italia le specie più coltivate sono Festuca arundinacea, Lolium perenne, Poa pratensis e Festuca rubra, si utilizzano singolarmente o in mix.
Festuca arundinacea |
Festuca Arundinacea è la specie più resistente tra le microterme, la crescita è cespitosa (lamina fogliare larga).
Richiede scarso livello di cura, tollera bene le carenze idriche e le basse temperature, è resistente alla maggior parte delle malattie a cui è soggetto il prato ornamentale. Adatta anche a zone ombreggiate e al calpestio, è verde tutto l'anno.
Richiede concimazioni scarsamente azotate.
Festuca rubra |
Festuca rubra forma un tappeto molto denso di qualità elevata dal colore verde scuro che richiede cure scarse. La crescita è rizomatosa o a portamento cespitoso (con lamina fogliare stretta).
Non necessita di irrigazione abbondante, richiede concimazioni a basso titolo di azoto, si sviluppa bene all'ombra e resiste alla siccità ma non al clima eccessivamente caldo.
Tollera bene il freddo-umido.
Poa pratensis |
Poa pratensis forma densi e scuri tappeti rizomatosi adatti a zone soleggiate ma ben irrigate. In carenza idrica entra in dormienza ma quando le condizioni tornano favorevoli il recupero è molto veloce.
Sopporta bene il calpestio, necessita di attenta irrigazione e concimazioni mediamente azotate.
Lolium perenne |
Lolium perenne ha un crescita cespitosa molto rapida ma con un lento recupero, viene spesso utilizzato in miscuglio. La resistenza al calpestio è buona,
non sopporta la siccità.
Le irrigazioni sono necessarie, concimare con fertilizzanti altamente azotati.
Le macroterme sono specie adatte a climi temperati o caldi, se la temperatura scende al di sotto di 20°C. la loro crescita rallenta e si arresta totalmente sotto i 10°C.; con temperature al di sotto dello 0 queste graminaceae perdono la loro colorazione e vanno in riposo vegetativo.
Le macroterme hanno un'elevata capacità di recupero in caso di stress, la crescita rigogliosa è sia stolonifera che cespitosa, grande resistenza alle elevate temperature e alla salinità.
Le specie più diffuse sono: Cynodon Dactylon, Paspalum vaginatum, Stenotaphrum secundatum, e le Zoysie (Japonica, Matrella, Tenufolia).
Cynodon Dactylon |
Cynodon Dactylon forma un tappeto robusto molto resistente alla siccità, salinità ed alle temperature elevate.
Non tollera l'ombra, come tutte le macroterme in caso di abbassamento termico arresta la crescita fino alla dormienza totale.
E' una pianta con crescita rizomatosa o stolonifera con grande capacità di ripresa, non necessita di grandi volumi d'acqua, richiede cure medio-alte.
Utilizzare concime azotato la cui quantità varia a seconda della cultivar.
Paspalum vaginatum |
Paspalum vaginatum è una specie nativa delle zone sub tropicali del Sud America orientale ben naturalizzata in tutte le zone costiere che comporta cure medie.
Forma un denso tappeto verde intenso così resistente alla salinità che potrebbe anche essere innaffiato con acqua di mare.
Tollera la siccità, la veloce crescita è di tipo stolonifero e cespitoso, concimare con fertilizzante a medio-alto contenuto di azoto.
Stenotaphrum secundatum |
Stenotaphrum secundatum è una graminacea originaria del Centro America dalla crescita stolonifera vigorosa che esige cure medio-basse che ben si adatta al clima mediterraneo, tollera l'ombra.
Buona la resistenza alla salinità e siccità, rapido l'accrescimento.
La lamina fogliare larga forma un tappeto erboso di scarsa qualità che non esige grandi volumi d'acqua.
Concimare con fertilizzanti a titolo medio-alto di azoto.
Zoysia japonica |
Richiede cure medie, l'insediamento è lento con buona capacità di recupero.
Dopo lo sfalcio del tappeto erboso è consigliabile la raccolta dell'erba per evitare il feltro (cioè lo strato formato da residui vegetali che impedisce il corretto accrescimento dell'erba).
Al di sotto di -3°C. Zoysia entra in dormienza.
Zoysia matrella |
Zoysia matrella costituisce un tappeto erboso fine e denso molto resistente alla salinità e se non tagliata crea isolamento acustico e termico.
Viene utilizzata in Oriente, il tappeto erboso richiede cure medie.
Zoysia tenuifolia |
Zoysia tenuifolia è caratterizzata da foglie fini e fitte, richiede cure medie, la crescita è stolonifera e rizomatosa.
I prati ornamentali sono tappeti erbosi di alto livello decorativo, un aspetto perfetto è essenziale.
Nella scelta delle graminaceae occorre preferire una visione d'insieme interessante e una colorazione attraente ed uniforme.
In fascia climatica fredda consiglio l'utilizzo di miscugli di graminaceae a foglia stretta come le microterme, in fascia calda preferire mix che tollerano maggiormente la siccità e il calore come Zoysia.
Ogni anno sul mercato vengono introdotte nuove cultivar che migliorano le prestazioni del prato, sopportano maggiormente il carico e le malattie associando un elevato aspetto ornamentale.
La scelta accurata del miscuglio da seminare è il primo passo per la buona riuscita del progetto.
....CONTINUA....
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