C'è un errore nella denominazione Anemone japonica: il genere non esiste e il luogo d'origine non è il Giappone, ma la Cina.
Il genere Anemone japonica raggruppa alcuni anemoni a fioritura autunnale e i loro ibridi : Anemone hupehensis, dai fusti ramificati e dai fiori raccolti in ombrelle, a 5-6 tepali bianchi esternamente sfumati di rosa o malva, Anemone hupehensis var. japonica, dalle corolle più numerose e dall'intenso rosa-violaceo, A. x hibrida, dalle dimensioni maggiori e dalle robuste fioriture che vanno dal bianco puro al cremisi intenso.
Nel gruppo sono inclusi anche Anemone tomentosa e Vitifoglia.
Gli anemoni tardivi in natura vivono nelle boscaglie aperte e umide fino a quote in cui gli alberi non sono più in grado di vegetare, per un errore commesso alla fine del XVII° secolo il luogo di provenienza attribuito è il Giappone, mentre in realtà questa Ranuncolacea ha origini cinesi.
Giunge in Europa solo nella seconda metà del XIX° secolo, grazie ad un "cacciatore di piante", un'occupazione molto in voga all'epoca.
Probabilmente non è casuale se le più belle fioriture che ornano i nostri giardini hanno provenienza orientale, le tante biodiversità che oggi ci permettono di arricchire e colorare le nostre aree verdi sono il frutto della passione di tanti botanici e appassionati "cacciatori".
Probabilmente non è casuale se le più belle fioriture che ornano i nostri giardini hanno provenienza orientale, le tante biodiversità che oggi ci permettono di arricchire e colorare le nostre aree verdi sono il frutto della passione di tanti botanici e appassionati "cacciatori".
L'Autunno è il periodo dell'anno in cui nella nostra fascia climatica sono all'apice le fioriture dei Crisantemi, fiori utilizzati per ricordare i Defunti; in Cina invece è Anemone japonica ad ornare con la sua eterea delicatezza le tombe degli antenati.
Anemone hupehensis è una elegante erbacea perenne stolonifera dal portamento eretto ed elegante che forma fitti cespugli che si erigono ad un'altezza che va da 60 - 100 cm.
Predilige zone ombreggiate e umide in cui il terreno garantisca però un buon drenaggio, meglio se addossato ad un muro scuro o piante dalla corteccia autunnale rossastra a mo' di quinta.
Le leggere corolle di Anemone hupehensis hanno un aspetto etereo e leggero (Anemone è un termine di derivazione greca che significa "fiore del vento"), i fiori si elevano da fusti sottili e scarsamente ramificati e sono costituiti da grandi petali increspati (5 o 6, fino a 20 nelle forme doppie ) con un colore che va dal bianco al rosa intenso in contrasto con il centro giallo intenso.
L'esplosiva fioritura inizia verso la fine di Agosto e prosegue fino a Novembre inoltrato.
Le grandi foglie appaiono di un lucido verde chiaro tendente al grigio e leggermente corrugate.
Anemone hupehensis è una pianta rustica capace di illuminare il giardino autunnale.
Abbiate cura di scegliere una zona semi-ombreggiata al riparo dal vento in cui la possibilità di espandersi sia garantita, ottima scelta è porre la pianta al di sotto di alberi le cui chiome filtrano i raggi solari.
Mettere a dimora in Primavera o Autunno in un terreno soffice, sciolto e ben drenato dove le radici di Anemone hupehensis possano espandersi.
Anche se questa bulbacea da fiore cresce senza particolari problemi in qualunque tipo di terreno, meglio posizionarla in un terreno leggermente alcalino e ricco di sostanza organica costantemente umido.
La coltivazione in vaso è sconsigliata.
Occorrono almeno 2-3 anni prima che la pianta si stabilizzi e regali fioriture copiose, la paziente attesa verrà abbondantemente ripagata dalla sofisticata bellezza dei fiori.
Il primo anno i fiori non compariranno, lo stesso accadrà se la pianta dovesse subire spostamenti ed espianti (in genere sono mal tollerati).
Gli anemoni giapponesi non temono il freddo, nemmeno durante gli inverni più rigidi.
Al termine della fioritura la pianta tenderà a perdere il fogliame e la parte aerea per tornare a vegetare nella Primavera successiva.
Se il periodo estivo si dovesse presentare siccitoso e l'irrigazione scarsa, la pianta potrebbe scomparire, alle prime piogge autunnali la ripresa vegetativa sarà improvvisa e copiosa, ricca di vigorosi getti.
In genere gli Anemoni giapponesi si accontentano delle piogge, le irrigazioni sono necessarie solo nei lunghi periodi secchi, durante l'Inverno non sono necessarie cure perché la pianta entra in riposo vegetativo.
Fertilizzare in Primavera per favorire la ripresa vegetativa con un concime granulare a lenta cessione.
La moltiplicazione degli ibridi avviene per talea (utilizzare i nuovi getti che spuntano in abbondanza) o per divisione dei cespi, gli esemplari non ibridi si propagano autonomamente per autosemina.
In una bordura dal sapore autunnale la presenza di Anemone hupehensis fa la differenza con la slanciata ed eterea eleganza delle corolle e la sofisticata fioritura capace di donare una nuova luce al giardino.
Per un impatto visivo d'effetto piantare diversi esemplari in gruppi fitti in cui siano presenti piante perenni capaci di sopperire le improvvise "sparizioni" estive o primaverili.
Le migliori associazioni botaniche avvengono tra Anemoni giapponesi ed arbusti dal fogliame autunnale bronzeo o cremisi come i Viburnum o Cornus sanguinea o con cespugli dalle bacche rossastre.
Un'interessante matrimonio in una bordura erbacea si potrà realizzare con piante come gli Aconiti o Euonymus.
Le leggere corolle di Anemone hupehensis hanno un aspetto etereo e leggero (Anemone è un termine di derivazione greca che significa "fiore del vento"), i fiori si elevano da fusti sottili e scarsamente ramificati e sono costituiti da grandi petali increspati (5 o 6, fino a 20 nelle forme doppie ) con un colore che va dal bianco al rosa intenso in contrasto con il centro giallo intenso.
L'esplosiva fioritura inizia verso la fine di Agosto e prosegue fino a Novembre inoltrato.
Le grandi foglie appaiono di un lucido verde chiaro tendente al grigio e leggermente corrugate.
Anemone hupehensis è una pianta rustica capace di illuminare il giardino autunnale.
Abbiate cura di scegliere una zona semi-ombreggiata al riparo dal vento in cui la possibilità di espandersi sia garantita, ottima scelta è porre la pianta al di sotto di alberi le cui chiome filtrano i raggi solari.
Mettere a dimora in Primavera o Autunno in un terreno soffice, sciolto e ben drenato dove le radici di Anemone hupehensis possano espandersi.
Anche se questa bulbacea da fiore cresce senza particolari problemi in qualunque tipo di terreno, meglio posizionarla in un terreno leggermente alcalino e ricco di sostanza organica costantemente umido.
La coltivazione in vaso è sconsigliata.
Occorrono almeno 2-3 anni prima che la pianta si stabilizzi e regali fioriture copiose, la paziente attesa verrà abbondantemente ripagata dalla sofisticata bellezza dei fiori.
Il primo anno i fiori non compariranno, lo stesso accadrà se la pianta dovesse subire spostamenti ed espianti (in genere sono mal tollerati).
Gli anemoni giapponesi non temono il freddo, nemmeno durante gli inverni più rigidi.
Al termine della fioritura la pianta tenderà a perdere il fogliame e la parte aerea per tornare a vegetare nella Primavera successiva.
Se il periodo estivo si dovesse presentare siccitoso e l'irrigazione scarsa, la pianta potrebbe scomparire, alle prime piogge autunnali la ripresa vegetativa sarà improvvisa e copiosa, ricca di vigorosi getti.
In genere gli Anemoni giapponesi si accontentano delle piogge, le irrigazioni sono necessarie solo nei lunghi periodi secchi, durante l'Inverno non sono necessarie cure perché la pianta entra in riposo vegetativo.
Fertilizzare in Primavera per favorire la ripresa vegetativa con un concime granulare a lenta cessione.
La moltiplicazione degli ibridi avviene per talea (utilizzare i nuovi getti che spuntano in abbondanza) o per divisione dei cespi, gli esemplari non ibridi si propagano autonomamente per autosemina.
In una bordura dal sapore autunnale la presenza di Anemone hupehensis fa la differenza con la slanciata ed eterea eleganza delle corolle e la sofisticata fioritura capace di donare una nuova luce al giardino.
Per un impatto visivo d'effetto piantare diversi esemplari in gruppi fitti in cui siano presenti piante perenni capaci di sopperire le improvvise "sparizioni" estive o primaverili.
Le migliori associazioni botaniche avvengono tra Anemoni giapponesi ed arbusti dal fogliame autunnale bronzeo o cremisi come i Viburnum o Cornus sanguinea o con cespugli dalle bacche rossastre.
Un'interessante matrimonio in una bordura erbacea si potrà realizzare con piante come gli Aconiti o Euonymus.
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