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Calla palustris |
Calla palustris è un'erbacea acquatica perenne rizomatosa che vive preferibilmente nelle acque stagnanti di laghetti, fiumi o paludi.
La pianta è molto velenosa se viene ingerita prima della cottura o essiccazione , contiene infatti cristalli di ossalato di calcio, soprattutto nel rizoma che se ingeriti possono essere letali.
I Meskwaki, nativi americani che abitavano la regione dei Grandi Laghi, ne conoscevano bene il potenziale e mischiavano polvere di Calla Palustris nel cibo dei nemici.
Nella credenza popolare si pensava che bagnandosi le mani con il latte emesso dalla pianta, fosse poi possibile maneggiare tranquillamente i serpenti a sonagli.
Calla deriva dal greco Kalos, "bello", infatti questa acquatica è molto affascinanante con le sue foglie cuoriformi lucide e cerose color verde scuro su un lungo picciolo, e il fiore giallino chiaro collocato su uno spatice bianco, anch'esso proveniente da un picciolo.
In autunno, il fiore viene sostituito da bacche dapprima verdi che poi diventano rosse brillanti.
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frutto ancora acerbo |
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frutto maturo |
Calla palustris si eleva dall'acqua per 30-35 cm. e nei mesi primaverili ed estivi ci regala lo spettacolo dei suoi grandi spatici perfettamente bianchi con il fiore che si mostra all'interno.
Ogni foglia e ogni spatice provengono singolarmente dal rizoma che vive immerso in acqua, a volte anche galleggiante.
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infiorescenza |
Calla palustris é un Aracea unica del suo genere, è originaria delle zone umide a clima temperato dell'Emisfero Settentrionale.
Se ne conosce un uso medicinale e alimentare, io ne preferisco quello ornamentale in un biolaghetto dove Calla palustris fornisce con la sua presenza una particolare nota di eleganza.
Deve essere esposta al sole e non teme il gelo, Calla palustris risulta di facile coltivazione per la sua rusticità.
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