venerdì 19 ottobre 2012

FONTANA DELLE NAIADI: QUANDO ESISTEVA IL SENSO DEL PUDORE


Fontana delle Naiadi, Roma

Quando, nel 1901 si inaugurò la Fontana delle Naiadi in Piazza Esedra a Roma, la parte più conservatrice di forte fede papalina gridò allo scandalo.

L'Osservatore Romano sostenne con i suoi articoli la parte puritana della città,
il Comune non sapendo come comportarsi, in attesa di una decisione definitiva, fece erigere uno steccato di legno intorno alla fontana.

Ma cosa si doveva nascondere di così licenzioso?

LE NAIADI!!!                              

Quattro procaci figure femminili, nude e in posizione sensuale, se ne stavano sdraiate in posizioni lascive a farsi bagnare continuamente da un getto d'acqua posto alle loro spalle, il sole poi faceva brillare i loro corpi ricoperti da lucenti goccioline d'acqua.


Il perbenismo ancora molto presente in quei tempi scisse l'opinione pubblica, lo steccato posto a coprire quell'oscenità servì solo ad aumentare la curiosità dei giovani che sbirciavano tra le assi di legno.....


Quando il popolo vuole si unisce: dopo una sommossa popolare il Comune lasciò le statue al loro posto e fece rimuovere lo steccato....
Non solo! Per teminare le decorazioni delle vasche fu aggiunto un'opera dello stesso scultore: una figura maschile nuda che afferra un delfino dalla cui bocca esce il getto d'acqua che bagna i posteriori delle Naiadi.


Così scriveva il Sor Capanna, famoso cantastorie dell'epoca:

C'è a piazza delle Terme un funtanone
che uno scultore celebre ha guarnito
co' quattro donne ignude a pecorone
e un omo in mezzo che fa da marito.
Quanto è bello quer gigante
lì tra in mezzo tutte quante:
cor pesce in mano
annaffia a tutt'e quattro il deretano.


Alla fine del XIX secolo, Papa Pio IX finanziò il ripristino dell' antico acquedotto romano dell'Aqua Marcia, nel sito dove esistevano le grandiose terme di Diocleziano (Piazza Esedra, oggi Piazza della Repubblica).
La fontana era costituita da una vasca circolare circondata da rocce con zampilli verso l'interno ed altri verticali, quello centrale più elevato.
Dieci giorni dopo l'inaugurazione, con la Breccia di Porta Pia, terminò ogni potere temporale dei Papi.


Alcuni anni dopo, nell'ambito di una risistemazione urbanistica della Piazza, il Comune decise di rimodernare la fontana.
Il primo progetto, bocciato, fu affidato all'architetto Guerrieri, poi si optò per lo scultore Rutelli ( nonno dell'attuale parlamentare) che raffigurò la Ninfa dei Laghi (con il cigno), la Ninfa dei Fiumi (sdraiata su un mostro acquatico), la Ninfa delle Acque Sotterranee (sdraiata su un drago) e la Ninfa degli Oceani (in sella ad un cavallo, più propriamente è una Nereide).


Appena le statue bronzee furono collocate suscitarono numerose polemiche, ma il Comune preferì aderire alla corrente più progressista.
La Regina Margherita incuriosita dal polverone che la fontana aveva provocato volle vederla, fece tre giri di carozza intorno alla fontana, poi se ne andò compiaciuta.

In un secondo tempo si pose al centro della Fontana delle Naiadi il gruppo marmoreo del Glauco col delfino, si fece così una seconda inaugurazione.


Oggi, dove tutto è possibile, non abbiamo nemmeno più la capacità di sentirci offesi o calpestati da quello che ci obbligano ad assistere....quelli erano altri tempi!




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