giovedì 22 novembre 2012

GIARDINI D'INVERNO, ARBUTUS UNEDO



Per colorare allegramente il nostro giardino in inverno, per scrollarsi di dosso il freddo e rallegrare le corte giornate di tardo autunno ecco un arbusto perfetto:
Arbutus unedo, il Corbezzolo, albero di piccola taglia che appartiene alla famiglia delle Ericacee.

E' noto quanto i colori e i profumi siano terapeutici, ottimi per scrollare di dosso la malinconia e sollevare lo spirito quando le ore di luce in un giorno diminuiscono drasticamente.

Perchè allora non colmare di colore il giardino durante la stagione fredda?


Arbutus unedo è una pianta molto decorativa, merita sicuramente un posto nel nostro spazio verde con i suoi colori tutti italiani, il verde del bellissimo fogliame permanente, il bianco dei fiori, il rosso dei frutti contemporaneamente ospitati sulla pianta.

C'è un ritorno di questa pianta che un tempo non mancava nei cortili delle case in campagna, in forma arbustiva o come piccolo albero di cui si mangiavano i frutti e con cui si preparavano marmellate dal sapore un po' acidulo.
Se ne ricavava anche un miele dal gusto particolare e poco conosciuto.


Pare che il termine Arbutus derivi dal celtico "ar" aspro e "butum" cespuglio, per il sapore acre del frutto, mentre "unedo" è stato attribuito al Corbezzolo da Plinio il Vecchio dai termini latini "unum edo" cioè "lo mangio una sola volta", per il sapore amarognolo che scoraggia altri assaggi.

Stemma araldico città di Madrid

Il Corbezzolo è un arbusto con origini a  Ovest del Mediterraneo e Sud dell'Irlanda, nello stemma dellla città di Madrid è rappresentato insieme a un orso che tenta di arrampicarsi sul tronco.
Anche il monte Conero prende il nome da questa pianta che nella zona marchigiana cresce abbondantemente (anche nello stemma della Provincia di Ancona troviamo un ramo di Corbezzolo con due frutti).
 Arbutus unedo è anche stato immortalato da poeti come Ovidio, Virgilio
 e Pascoli.


E' un alberello pieno di attrattiva, le foglie sono ovali, lanceolate con margine dentellato, coriacee, di un verde lucido tutto l'anno. La chioma un po' disordinata cresce in larghezza creando zone ombreggiate.
Nei primi anni di vita il Corbezzolo ha portamento arbustivo, con rami lievemente contorti e rossastri, poi lentamente si trasforma in un piccolo albero che impone la sua presenza per la sua bellezza, anche la corteccia è decorativa, negli anni si desquama in modo molto pittoresco.

Fiori

I fiori bianco-giallastri o rosati a grappolo sono delicati, a forma di otre, presentano 5 piccoli denti ripiegati all'esterno e sono ricchi di nettare, l'ultimo della stagiona a disposizione delle api.
La fioritura compare in Ottobre-Dicembre e contemporaneamente appaiono i frutti maturati dai fiori dell'anno precedente.
Il fiore impiega 12 mesi per trasformarsi in frutto (il primo anno di vita avremo solo fiori!) e appare come una bacca tonda rossa con superficie granuleggiante
di grandezza di 2 cm circa.



Il Corbezzolo è una pianta tipica della macchia mediterranea, cresce su un terreno acido soleggiato ma si adatta bene anche ad altri tipi di terreno (non troppo calcareo) e a mezz'ombra. E' la prima pianta che attecchisce dopo un incendio anche se ripetuto, prevale sulle altre piante, viene utilizzato spesso per il rimboschimento.

Nei giardini il suo potere ornamentale si sta rivalutando sia per la bellezza del fogliame che cresce su una chioma disordinata e contorta, per i fiori delicati, per i frutti sia maturi che ricordano le fragole (in lingua inglese Arbutus unido è detto Strowberry tree) che per quelli immaturi con colorazioni diverse a seconda del grado di maturazione apprezzati dagli uccelli che in inverno ne approfittano per nutrirsi.


Arbutus unedo non ha problemi di coltivazione, sopporta periodi di siccità, teme il vento forte, si adatta anche a coltivazione in vaso (di almeno 60 cm.).

Della pianta si conoscono anche usi alimentari, fitoterapici, erboristici e cosmetici, in passato utilizzata anche per usi medici.
In alcune regioni italiane la pianta è protetta, vige il divieto di raccolta dei frutti e sfuttamento del legname molto apprezzato per la carbonella che si ottiene, utilizzato soprattutto in Sardegna per affumicare formaggi.


Con il frutto si preparano marmellate, confetture, liquori, aceto, canditi, acquavite; dalle foglie si estrae Arbutina, usata a scopo medico e per preparare pomate che schiariscono le macchie della pelle.


Il miele di Corbezzolo è molto ricercato e raro: si usa sul formaggio sardo e per la preparazione di dolci sardi.

Il Corbezzolo ha inoltre valori simbolici.
Per il suo significato di stima e ospitalità, in Liguria si usa metterne un ramo sulla porta di casa, fin dall'antichità usato come amuleto cacciastreghe e diavoli (i Romani intrecciavano rami di Corbezzolo sulle tombe).
Nelle domus pompeiane sono state rinvenute raffigurazioni e tracce che l'albero di Corbezzolo veniva spesso impiegato nel giardino.


L'immagine invernale di Arbutus unedo è una delizia per il nostro giardino e un aiuto per gli uccelli che possono cibarsi dei suoi frutti in una stagione povera di risorse alimentari.

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