E' trascorso quasi un mese dall'inizio della mia sperimentazione nell'ambito dell'idroponia, è doveroso un aggiornamento.
Il bilancio generale è positivo anche se è insorta qualche piccola difficoltà, inoltre la stagione non è stata affatto di aiuto.
La crescita di pomodori e melanzane è stata notevole, le fragole invece dopo un'ottima partenza non hanno attecchito bene, le piantine mostravano seccume fogliare.
Ho sostituito "le perdite" con insalata e peperoni, dopo due settimane sono soddisfatta del risultato raggiunto.
Piante aggiunte dopo 10 giorni |
I pomodori mostrano da alcuni giorni i loro fiori, la melanzana è stata divorata dalle lumache nonostante l'uso di lumachicida.
Coltivazione tradizionale |
Le differenze sono evidenti, inoltre nella coltivazione idroponica non è stato necessario utilizzare nessun prodotto antiparassitario.
L'apparato radicale si è notevolmente sviluppato allo scopo di ricevere il nutrimento e l'acqua che compongono la soluzione.
Anche l'apparato radicale dell'insalata introdotta in sostituizione delle fragole è fuoriuscito dal vaso in poco tempo.
Ho verificato che la diluizione del concime nutriente ottenuta seguendo le istruzioni riportate sulla confezione, è adeguata a piante coltivate in maniera tradizionale ma risulta altamente concentrata per una coltura idroponica. Infatti la quantità che si disperde nel terreno durante le innaffiature, rimane continuamente presente nella soluzione nutritiva dell'impianto idroponico;
l'evaporazione dell'acqua poi fa aumentare la concentrazione del prodotto.
Risultati migliori si ottengono con diluizioni maggiori di soluzione nutriente.
Vorrei inoltre consigliare di inumidire l'apparato radicale attraverso il vaso per alcuni giorni, soprattutto se le giornate sono molto assolate. Lo sviluppo delle radici non renderà più necessaria questa operazione.
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