Gli orti sociali sono oggetto di attenzione per il loro potere terapeutico, come momento di aggregazione, per favorire l'attività fisica nelle persone non più tanto giovani, ma anche per avvicinare alla natura bambini e ragazzi.
Lasciarsi coinvolgere nel ciclo di crescita di un ortaggio, un frutto, un fiore, aiuta ad imparare a prendersi cura di un altro essere e apprezzarne il ciclo vitale, godere dei colori e degli odori, una vera terapia contro la solitudine.
Ortaggi o fiori?
Certamente entrambi.
Unire ortaggi, frutti e fiori nella stessa area non è come può sembrare un'esigenza di spazio, ma un modo armonioso di organizzare la natura, un'arte da sviluppare nel proprio spazio verde proprio come facevano gli antichi Romani, i monaci all'interno dell'Hortus conclusus, nei masi di montagna in Trentino.
Lavanda dentata |
Hortus è il termine latino da cui deriva il nostro vocabolo "orto", poteva designare un appezzamento di terreno coltivato per soddisfare le esigenze famigliari o anche indicare gli splendidi giardini di una villa patrizia.
L'hortus coincideva anche con un frutteto o un vigneto sfruttati commercialmente, ma è nel giardino padronale privato che il termine hortus si arricchisce di significati.
I Romani progettavano i loro giardini con alto senso artistico, attenendosi a canoni estetici ben precisi in cui elementi naturali venivano uniti a creazioni dell'uomo come statue, colonne, fontane, giochi d'acqua, vasi ricolmi di fiori.
Plinio il vecchio ci parla già di arte topiaria (opus topiarium) cioè un modo di potare le piante per renderle simili ad oggetti o animali.
A Roma le piante più utilizzate per l'opus topiarium erano bosso, cipresso e quercia, questa tecnica era cosi avanzata da rappresentare intere battaglie navali, scene di caccia, simulacri di dei.
Accanto agli alberi detti "silvestri" (faggio, leccio, pino, abete, castagno ecc..) si accostavano alberi da frutta anche di tipo esotico per poter godere della loro ombra ma anche dei frutti, edera o vite spesso coltivata tra gli alberi li univa come una ghirlanda o un festone.
I Romani amavano i contrasti: ad aiuole geometriche venivano accostate macchie di piante spontanee, all'interno di recinti ben delineati di mirto, rosmarino o alloro si collocavano gruppi di alberi da frutto e per dare un aspetto suggestivo a grotte e ninfei utilizzavano il capelvenere (Adiantus capillus-veneris), felce legata alle ninfe delle acque.
Nell'orto-giardino dei Romani non mancavano gli ulivi e la vite, i fiori conosciuti non erano molti: i più diffusi erano le rose, per ornare le edicole degli dei, i gigli sacri a Giunone, la viola per i culti funebri, narcisi e garofani con cui si ornavano gli interni delle case.
Calendula officinalis |
La perfezione dell'orto-giardino si raggiunge nel Medioevo nella segretezza dell'hortus conclusus, dove ortaggi, fiori e piante officinali crescevano nelle aiuole geometriche al segreto di alte mura.
Jardin-potager Chateau Villandry |
Anche la fastosa Versailles possedeva un jardin-potager orgoglio di Luigi XIV, un mirabile orto-giardino realizzato con perfette forme geometriche che si intersecavano tra loro.
Alberi da frutto potati estrosamente, ortaggi, agrumi, archi di rose si intrecciavano armoniosamente tra loro in disegni perfetti, arricchendo anche le tavole della Reggia e colmando di fiori i preziosi vasi .
Anche le nostre nonne nei cortili di paese o in campagna allestivano orti- giardino in cui attingere le verdure da mettere sulla tavola e raccogliere fiori spesso da portare sulle tombe dei loro cari....
I fiori sono quelli che coltivava mia madre nel nostro orto-giardino: gigli, astri, rose, garofani, zinnie, dalie accanto a fagiolini, insalate, pomodori, cardi, fragole.
Ma allora perchè sbalordirsi alla notizia che Michelle Obama coltivi un orto nel giardino della Casa Bianca?
L'orto-giardino sta rivivendo un momento di notevole successo, una soluzione interessante per sposare la bellezza dei fiori all'utilità della coltivazione di ortaggi freschi a chilometro zero.
Per creare un orto-giardino non occorre essere grandi progettisti, basta combinare la fantasia ad una struttura armoniosa ed equilibrata magari puntando sulla simmetria di forme geometriche ben precise come i classici rettangoli o quadrati percorsi da vialetti regolari oppure combinando in maniera fantasiosa triangoli e cerchi.
Schemi per orto-giardino |
Per chi preferisce le forme "morbide" suggerisco settori circolari concentrici percorsi da vialetti disponendo al centro gli ortaggi e i fiori più alti e man mano diminuendo le altezze nei settori esterni.
Borraggine, menta e lavanda convivono in armonia |
Alla bellezza occorre unire la praticità: i sentieri devono avere di comodo accesso con una larghezza minima di 40 cm. (60 cm. se saranno percorsi con una carriola) e delineati da cordoli.
Il materiale prescelto per pavimentarli e definire le aiuole dovrà essere scelto in sintonia con l'abitazione e l'ambiente circostante (listelli di legno trattato, vecchi mattoni, lastre naturali o in pietra ricostruita).
Per rendere naturale l'insieme creare archi o sostegni con rami di nocciolo, salice o castagno su cui potranno arrampicarsi piselli o rose, clematis o pomodori datterini, nasturzi o ipomee....
I confini possono anche essere sottolineati da basse siepi di bosso o da aromatiche miste e profumate da accostare con l'accorgimento di contrastare i colori: erba cipollina, santolina, salvia ananas o salvia limone, basilico rosso,
una striscia di fragole da gustare....
Salvia ananas |
Fragole in fiore |
Sono tanti gli ortaggi dalle forme e dai colori ornamentali che uniscono alla bellezza il sapore genuino, accanto a fiori che ne valorizzano le caratteristiche sapranno dare vita ad un bellissimo orto-giardino.
Allora via con le melanzane rotonde bianche sfumate di rosa, insalate ricce variegate, peperoncini rossi, gialli arancio o viola (il colore varia con il grado di maturazione), zucchine gialle o cavoli viola, pomodori screziati di giallo o biete dai gambi colorati!
Erba cipollina, utile in cucina ed ornamentale |
Un fattore molto importante nella scelta dei vegetali è il rispetto delle loro esigenze: esposizione, tipo di terreno, spazi per la crescita, cicli di rotazione.
Per quanto riguarda i fiori, che non possono assolutamente mancare preferire quelli che sviluppano un apparato radicale superficiale per non interferire con la crescita degli ortaggi o che con il loro odore allontano i parassiti degli ortaggi come calendule e tagete.
Tagete bordano un'aiuola di ortaggi |
La carenza di spazio o la mancanza di un giardino non devono scoraggiare: si può progettare un orto-giardino a ripiani utilizzando cassoni di legno posti a diversi livelli, schermare il terrazzo con tralicci su cui far intrecciare rose e piselli.
Le infinite combinazioni faranno scatenare la fantasia!
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