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sabato 10 novembre 2012

LAGHETTI IN LETARGO

Il momento è arrivato: gli amici che popolano il nostro laghetto sono prossimi al letargo. Non esiste una data precisa, tutto dipende dalla temperatura dell'acqua che in queste ultime settimane si è notevolmente abbassata.



TARTARUGHE PALUSTRI

La Natura non ha certo necessità del nostro intervento, ma aiutare le tartarughe palustri che abitano nel biolaghetto del nostro giardino si rende necessario quando le condizioni di vita non sono le stesse che esistono in un ambiente naturale.
Termometro da laghetto con sonda

Affinchè le tartarughe vadano in letargo la temperatura dell'acqua deve trovarsi tra 3 e 8° C. (con un termometro ci si accerta facilmente).
Se nella costruzione del laghetto sono stati seguiti i parametri indispensabili per ospitare tartarughe, cioè zone con profondità di almeno 70 cm, non esiste il timore che l'acqua geli anche in profondità (per maggior sicurezza si può lasciare il termometro sul fondale tramite sonda e controllare costantemente la temperatura dell'acqua).

Emys orbicolaris
Nelle settimane precedenti il periodo del letargo, occorre diminuire la somministrazione di cibo, basta alimentare la tartaruga una volta alla settimana, il metabolismo inizierà a rallentare.
In un laghetto esterno è semplice seguire un ritmo naturale, saranno le tartarughe stesse a richiedere meno cibo, se poi le vedremo immobili o con movimenti rallentati significa che la preparazione al letargo è iniziata.

Trachemys Scripta scripta

Sul fondale del laghetto sarà necessario posizionare 4-5 cm di ghiaia o fango e sabbia dove le tartarughe potranno ripararsi.
Se durante l'inverno dovesse formarsi ghiaccio sulla superficie dell'acqua è consigliabile romperlo, per permettere alle tartarughe di uscire a respirare in caso di temporaneo risveglio.
Meglio non riscaldare l'acqua creando zone tiepide e zone fredde.
In caso di momentaneo risveglio è meglio non somministrare cibo alle tartarughe, potrebbe rimanere nello stomaco semidigerito e causare patologie gastroenteriche.


Il letargo nelle tartarughe è una condizione naturale che sarebbe giusto assicurare ai nostri esemplari. Diventa indispensabile se vogliamo che la coppia si riproduca, infatti è proprio dopo pochi giorni dal risveglio che il maschio è spinto a corteggiare la femmina.

Letargo controllato

Quando le tartarughe del nostro laghetto sono troppo piccole o temiamo che all'esterno possano esserci problemi per uno svernamento tranquillo, è possibile praticare un letargo controllato in vasche da porre all'interno in luoghi freschi come terrazze o garage.
Non posizionare mai la vasca accanto ad un termosifone perchè con i continui sbalzi di temperatura causerebbe danni alle tartarughe.

Meglio un luogo fresco e tranquillo possibilmente al buio e al riparo da animali.
Trachemys

Le tartarughe dovranno essere coperte dall'acqua in modo che il collo possa uscire dall'acqua facilmente per permettere la respirazione.
Posizionare una spugna che all'interno dell'acqua funge da filtro naturale, tenere controllato spesso livello e temperatura dell'acqua (se ne può aggiungere declorata molto lentamente per non disturbare il sonno delle tartarughe).

Emys orbicolaris galloitalica

Il letargo in vasca può iniziare dalla metà di Novembre e terminare alla fine di Febbraio, a seconda delle temperature esterne.


CARPE KOI


Le Carpe koi, anche se necessitano di una temperatura più elevata rispetto le altre carpe, possono tranquillamente vivere in un laghetto esterno.
In questo caso andranno in letargo sul fondo del laghetto.

Come per le tartarughe è necessario un fondo ghiaioso- sabbioso dove i pesci possano ripararsi; perfetti anche ciotoli o roccette.
Se si vuole evitare che la superficie del laghetto ghiacci, basta posizionare sulla superfecie plastica in bolle (quella per imballaggio) o una palla.

All'inizio dell'autunno si dovrà iniziare a diradare la quantità di mangime somministrato ai nostri pesci, meglio usarne un tipo altamente proteico (ottima anche una pianta acquatica come Lemna!) che li fornirà di riserve per l'inverno.


Quando ci accorgeremo che le koi smetteranno di alimentarsi il momento del letargo sarà arrivato. Non dovremmo continuare a gettare mangime nel laghetto che "sporcherebbe" inutilmente l'acqua, solo quando la temperatura dell'acqua supererà 8-10° C si potrà ricominciare ad utilizzare il mangime.
Il letargo per le Carpe Koi non è indispensabile, se lo si desidera le si può portare in luogo protetto come un acquario in attesa della primavera successiva.


PESCI ROSSI




Basta seguire i consigli validi per le Carpe koi, i Carassidi superano inverni freddi senza alcun problema.
Idem per Gasteropodi o Bivalve di acqua dolce.


                                                     

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