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giovedì 16 maggio 2013

PESCEGATTO PER CENA

Leggendo un articolo riguardante i pesci adatti ad acque stagnanti, mi è riaffiorato un ricordo d'infanzia sepolto chissà dove.
Episodi o momenti di vita quotidiana che sembrano spariti per sempre a volte emergono improvvisi come se non fossero rimasti assopiti per decenni.

Quando mio zio andava "a baffi", cioè a pesca di pesci gatto nel Cavo Napoleonico non potevo sfuggire: a cena avremo avuto pescegatto in umido.
A me sembrava di mangiare fango dei fossi, io quei pesci li odiavo.


Fino agli anni 70, in Emilia, la pesca del Pescegatto era molto comune, spesso compariva sulle tavole in diverse ricette.
Considerato come specie nostrana, in realtà fu importato dall'America nei primi anni del '900 per essere immesso nei stagni, detti "maceri" in cui veniva messa a bagno la canapa a macerare.

Ogni casa colonica degna di questo nome possedeva un macero, la coltivazione e lavorazione della canapa era molto sviluppata.
In Pianura Padana però acqua stagnante equivaleva alla presenza di nuguli di zanzare che i Pesci Gatto divoravano triplicando il loro peso in poche settimane, cene assicurate per i contadini dell'epoca.


Il Pesce Gatto nostrano il cui nome scientifico è Ictalurus melas, è un pesce di acqua dolce tipico di acque stagnanti e melmose ricche di fango e poco profonde.
E' una specie molto resistente, sopravvive in acque scarsamente ossigenate e torbide dove altri pesci non riuscirebbero ad adattarsi.
Il corpo e tozzo e privo di squame, la testa grande ospita un'ampia bocca provvista di 8 barbigli simili a baffi di felino (da qui il nome pesce gatto).
Ictalurus melas presenta colorazione scura con sfumature tendenti al giallo sul ventre, una pinna adiposa con il primo raggio acuminato.

Il Pesce Gatto si ciba di molluschi, piccoli crostacei e pesci di piccole dimensioni sia morti che vivi. E' un pesce spazzino, si alimenta con sostanze organiche di ogni tipo soprattutto al crepuscolo o nelle giornate nuvolose.


Ictalurus melas è un pesce adatto a laghetti naturali di medie e grandi dimensioni in cui le acque sono melmose e dove la presenza di un pesce-spazzino si rende necessaria.

Durante i mesi di Maggio e Giugno la femmina depone le uova in un nido preparato dalla coppia in un substrato morbido, entrambi i genitori controllano e ossigenano costantemente le uova. Alla nascita i piccoli rimaranno vicino al maschio.


Occorre tener conto che il Pesce Gatto non è una specie molto popolare nei laghetti a causa della spina velenosa che ha sul dorso (per l'uomo la puntura è solo irritante), ma che può danneggiare le altre specie ittiche presenti.
Il vantaggio nell'introdurre questo pesce in uno stagno è dato dall'alta adattabilità che lo rende longevo più di altre specie e l'utilità nell'eliminazione delle moleste zanzare.

Ho tratto le immagini da Google, con un piede ingessato non era il caso salire e scendere da fossi e cave per scattare foto......

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