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venerdì 13 dicembre 2013

PRIMULE PER SANTA LUCIA

Solo oggi, dopo molti giorni in cui la nebbia ha invaso la Bassa, la luce è riuscita a penetrare il velo che tutto avvolge e rende le giornate senza tempo....
Convivere con la nebbia è come abitare in una dimensione senza confini, ti fa controllare l'orologio perchè il tempo non ha punti di riferimento, è solo mattina ma ti sembra già pomeriggio.....

Rivedere il sole mi ha permesso la mia solita ispezione ad ogni angolo del giardino, alla ricerca di un nuovo segnale, un cambiamento che mi strappa un sorriso o mi sorprende.


Nel giorno di Santa Lucia, primule fiorite!
Sono in piena terra, addossate ad un grigliato ricoperto da un rampicante che in estate le ripara dal sole più caldo.
Sono in genere le prime a fiorire dopo lo sciogliersi della neve invernale (da qui il nome che i latini hanno attribuito alla pianta).


Santa Lucia portatrice di luce, venerata in molti luoghi italiani e del Nord Europa dove si festeggia in modo molto sentito anche con doni ai bambini come nella notte di Natale.
Per raccontare la vita della santa non sono sicuramente la persona più adatta, basta leggere una delle tante agiografie che riguardano la martire siciliana, ma vorrei spendere qualche parola sul rito precristiano sostituito come tanti altri con una celebrazione di tipo religioso.


Le feste celebrate dagli antichi popoli greci e romani corrispondevano ad un rito ancestrale pagano legato alla dea Demetra (la Cerere romana, dea delle messi e dell'agricoltura) e alla luce, quindi al Sole e al Solstizio d'Inverno che prima dell'avvento del Calendario gregoriano cadeva il 13 Dicembre.

Il Solstizio d'Inverno è il giorno in cui le ore di buio superano quelle di luce, per popoli legati alla Natura e alla Terra occorrevano celebrazioni propiziatorie per un nuovo anno di luce e di raccolto.

Misteri eleusini
Erano riti derivanti da quelli Eleusini, invocazioni a Demetra affinchè riportasse la luce sulla Terra per poter uscire dal buio dell'Inverno.
Per i Romani le celebrazioni iniziavano il 13 Dicembre con astensione dal mangiare grano in rispetto della dea, proseguivano con i Saturnalia in onore di Saturno, divinità maschile della semina, per culminare dal 23 al 25 Dicembre con il Dies Natalis Solis Invicti, la rinascita del Sole (sostituito poi dal Natale, la nascita di Cristo).

I simboli degli antichi riti sono gli stessi della santa cristiana: le spighe di grano e gli occhi (simbolo di luce), lo stesso nome Lucia deriva dalla radice latina lux che significa luce.

Tutti gli elementi fanno coincidere Santa Lucia a Demetra, l'antica dea pagana, lo scarto di 10 giorni dalle antiche celebrazioni al Solstizio d'Inverno (21 Dicembre, giorno più corto) è dovuto al passaggio dal calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare a quello gregoriano di Papa Gregorio XIII, decretato calendario ufficiale nel 1582.



Io, a Santa Lucia, ho ricevuto una fioritura inaspettata, una piccola Primula Vulgaris, un'erbacea che non ha nulla di esotico o speciale ma che ha portato un po' di luce in un giorno d'Inverno.....

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