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lunedì 3 novembre 2014

UN GIARDINO AL VENTO

Le piante che crescono nell'emisfero settentrionale non amano i freddi inverni del gelido Nord, non possono nascondersi o correre al riparo, nostro compito è proteggerle.
I venti invernali sono spesso abbastanza forti da stroncare piante non proprio rustiche, rami e tronchi si possono spezzare, in caso di una vera e propria tempesta interi alberi sono soggetti a sradicamento o indebolimento dell'apparato radicale.


Anche i venti primaverili che provengono da Est sono spesso molto freddi e causano bruciature al giovane fogliame, se il giardino invece è collocato vicino alla costa, i venti salmastri danneggiano gravemente i sempreverdi bruciando virgulti di alberi e arbusti.



Folate di forte vento colpiscono le piante in modo traumatico, le ferite aperte su rami e tronchi predispongono alle malattie fungine, con i rami spezzati le piante perdono la loro forma ornamentale.
Nelle piante legnose esposte di continuo a forti venti (come ad esempio alberi e arbusti situati in collina o lungo le coste) la chioma assume un aspetto sbilanciato perché si sviluppa maggiormente sul lato sottovento.

Barriera frangivento con effetto privacy

In presenza di temperature elevate, i venti forti possono aumentare la velocità alla quale le piante perdono acqua provocando l'avvizzimento di foglie e germogli.
Le piante trapiantate da poco sono molto sensibili all'inaridimento provocato sia dal vento che da una brezza calda, l'eccessiva traspirazione delle foglie dissolverà l'umidità che non verrà recuperata finché le radici no si insedieranno nel nuovo suolo iniziando ad assorbire acqua.

Protezione per un elegante vasca idromassaggio

In condizioni di basse temperature, il vento costante anche se moderato, può causare danni da gelo alle piante.

Anche le strutture fisse del giardino (pergole, steccati, gazebo, serre) possono essere seriamente danneggiati dal forte vento che provoca erosione sul suolo sabbioso o torboso.


La maggior o minor esposizione al vento dipende in gran parte dalla topografia, lungo le coste ad esempio mancano barriere che proteggono dai venti carichi di salsedine che provengono dal mare.
Giardini situati in collina subiscono le raffiche di vento che soffiano ai fianchi e sulla cima del rilievo che provocano turbolenza.
L'incanalamento dell'aria tra le pendici collinari e lungo le valli crea corridoi di aria tra gli alberi o le costruzioni adiacenti che ne intensificano la velocità.



I roof garden ed i balconi sono particolarmente soggetti agli effetti dell'esposizione al vento, condizioni tollerate solo da piante rustiche e resistenti.
La forza del vento è amplificata quando si incanala tra due edifici e sfocia con violenza nel giardino.

Alcuni accorgimenti possono aiutare nel caso in cui si debba lavorare con il vento.


CREARE UNA PROTEZIONE
Le protezioni dal vento servono a diminuire la velocità delle masse d'aria in movimento prima che raggiungano le piante, lo scopo è quello di contenere danni meccanici ed evaporazione eccessiva.
Le barriere frangivento costituiscono un sistema efficace per formare una protezione. Possono essere artificiali (palizzate, schermi) o naturali (alberi, arbusti).
Qualunque sia la scelta, le barriere devono essere permeabili al 50%, quelle continue deviano il vento verso l'alto e provocano maggiori turbolenze.
Per fornire la massima protezione i frangivento, in caso di un'area di vasta estensione, dovrebbero essere posizionati in serie ad intervalli regolari ad una distanza l'uno dall'altro pari a 10 volte la loro altezza.


Le siepi sono barriere vive molto decorative, richiedono però spazio per la crescita e cure.
Una pianta delicata può essere protetta dal vento se collocata ai piedi di una siepe che riduce notevolmente la velocità dell'aria (una siepe alta 1,5 metri riduce il vento del 50% con un'efficacia fino a 7,5 m di distanza).

Una serie di alberi allineati filtra e rallenta il vento, qui in pianura si utilizzavano filari di Pioppi.


ASSICURARE VASI E CONTENITORI
Meglio accertarsi che vasi e contenitori siano ben saldi e che quelli con piante alte e frondose come il bambù non vengano abbattuti da folate di vento.
Usare terriccio pesante o la protezione di un muro, se possibile, aumenta la stabilità del vaso.
Se dovesse rendersi necessario un supporto, meglio utilizzare un paletto di legno o resistente bambù, con un laccio di gomma o una corda intrecciata fermare la pianta controllando di non danneggiare la corteccia.

Salice nei pressi di un laghetto situato in collina

RICORRERE A PIANTE RUSTICHE
Nei giardini esposti conviene ricorrere a piante rustiche a crescita bassa o tappezzanti, bulbi nani ed arbusti con uno sviluppo maggiore in larghezza che in altezza.
Esistono piante con una maggior tolleranza ad ambienti ventosi, il piccolo elenco seguente è un consiglio per orientarsi nella scelta.

Arbusti: Cotoneaster (specie nane), Elaeagnus commutata, Erica, Escallonia, Euonymus fortunei, Fuchsia, Gaultheria, Hebe, Ilex aquifolium, Prunus spinosa, Pyracantha, Rhododendrum, Salix, Senecio, Spiraea, Tamaris, Yucca.

Perenni: Agaphanthus, Anemone, Artemisia, Festuca, Limonium, Sedum, Stachys.

Annuali e biennali: Borago officinalis, Calendula, Chrysantemum, Dianthus, Iberis amara, Lobularia marittima, Lunaria, Rudbeckia, Salvia, Tagetes.

Bulbose: Anemone, Chionodoxa, Colchium, Crocus, Fritillaria (specie nane), Galanthus, Iris reticulata, Muscari, Narcissus (specie nane), Ornithogallum,
Scilla, Sternbergia lutea, Tulipa (specie nane).


Il vento spesso causa danni alle piante all'ambiente in cui esse vivono ma può anche essere utile, ad esempio svolge un ruolo fondamentale nella dispersione di pollini e semi, contribuisce a rinfrescare le piante e una leggera ventilazione diminuisce il ristagno dell'aria impedendo quelle malattie delle piante che prosperano in un clima umido. 

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