Nelumbo nucifera, radici e piatto orientale |
Il Fior di Loto (Nelumbo nucifera) è commestibile in tutte le sue parti: semi, rizoma e foglie, di Biancospino d'acqua (Aponogeton distachyos) si cucinano fiori e germogli per preparare un ottimo stufato di montone o agnello, la Castagna d'acqua (Trapa natans) grazie alla quantità di amido dei suoi frutti ha sfamato molte persone in passato.
Typha |
Il genere Typha raccoglie diverse specie dall'alto valore nutritivo: i rizomi hanno un sapore piacevole ed un alto contenuto nutritivo per la ricchezza di amidi e fibre raccolti in Primavera o Autunno; i teneri germogli primaverili possono essere consumati crudi o cotti, il polline dei fiori maschili maturi può sostituire la farina.
Riso selvatico |
Le piante acquatiche sono in larga parte commestibili, tra le più importanti troviamo la Zizania (Riso selvatico) un cereale delle Poaceae che cresce in ambienti umidi a clima freddo o temperato di Nord America e Cina dalle caratteristiche simili a quelle del Riso e rappresenta un'importante fonte di carboidrati.
Ipomea acquatica (Spinacio d'acqua) viene coltivata come ortaggio a foglia in regioni tropicali e subtropicali di tutto il mondo, molto consumata in Oriente.
Mentha aquatica |
Anche sulle sponde dei nei nostri corsi d'acqua a lento scorrimento si possono trovare idrofite od elofite da utilizzare comunemente in cucina, magari per arricchire una comune insalata, insaporire qualche piatto o preparare una tisana.
Comunemente queste acquatiche vengono denominate "crescioni d'acqua", si tratta di 4 tipi di piante utili per predisporre una misticanza cioè una mescolanza di erbe dal fresco profumo primaverile.
Nasturtium officinalis |
Nasturtium officinalis dal gradevole sapore leggermente piccante, la dolce e profumata Mentha aquatica (di entrambe ho parlato in un precedente post),
Veronica beccabunga, tenera e dolciastra e infine Anagallis aquatica, simile a Veronica ma molto più croccante, si prestano per ottime fresche insalate da condire con olio e succo di limone.
Veronica beccabunga |
Veronica beccabunga è un'erbacea perenne acquatica glabra molto rustica dalle foglie carnose color verde scuro.
Vive sulle sponde assolate di laghetti e sulle rive di fossi, negli acquitrini, luoghi umidi, sorgenti e risorgive dove raggiunge un'altezza che va da 10 a 60 cm con andamento strisciante.
E' molto diffusa in tutta la Penisola dove adotta nomi diversi a seconda della zona.
Veronica beccabunga viene chiamata "Erba grassa" per i fusti e le foglie carnose che si collocano sui fusti ramificati e prostrati in modo alterno, presentano lamina ovata e arrotondata alla sommità, il margine fogliare è lievemente seghettato.
Da Aprile a Settembre su lunghi peduncoli appaiono i fiori raccolti in racemi composti da 10-20 fiori azzurri con 4 petali bianchi alla base.
La forma del fiore dalle antere sporgenti dà il nome alla pianta: ricorda il panno con il quale Veronica asciugò il volto di Cristo mentre portava la croce chiamato (Veronicon = vera icona), il fiore secondo vecchie tradizioni si identifica con il volto di Cristo.
Beccabunga invece è la storpiatura del termine tedesco "bach", ruscello e "bunge" tubero ovvero "tuberosa del ruscello".
Veronica beccabunga |
A Primavera le foglioline carnose ricche di vitamina C si utilizzano nelle insalate o per aromatizzare salse alle quali donano un sapore decisamente piccante.
Le proprietà benefiche di Veronica sono diverse: espettoranti, antispasmodiche, digestive, aperitive e diuretiche sottoforma di tisana.
Anagallis aquatica |
Anagallis aquatica o Veronica anagallis aquatica presenta caratteristiche simili a V. beccabunga, lo stelo di questa pianta però ha portamento eretto e le foglie maggiormente allungate raggruppate a ciuffo.
Maturando gli steli diventano cavi.
L'utilizzo di Anagallis aquatica in cucina è lo stesso di Veronica.
Anagallis |
Un fresco piatto estivo? Scaglie di Parmigiano, tenere foglioline di Veronica beccabunga, Anagallis, Mentha aquatica e Nasturtium officinalis....
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