Si parla di esemplari pescati alla fine dell'800 di lunghezza superiore a 5 metri e del peso di oltre 500 Kg ma non esistono documentazioni certe, quello che invece è certo che nel Po, nei pressi di Mantova, è stato catturato un esemplare di 2 metri e 30 cm del peso di 113 kg (filmati e foto non smentiscono).
In altre parti d'Europa altri Pesci siluro di taglia abnorme sono stati catturati e fotografati, veri mostri d'acqua dolce.
Silurus glanis è una specie aliena giunta in Italia nel XX sec. per la pesca sportiva e liberata "accidentalmente" nei corsi d'acqua dove si è adattata soppiantando specie autoctone, molti altri paesi Europei hanno subito lo stesso impatto ecologico.
Il luogo d'origine di Siluro è l'Europa orientale e l'Asia occidentale in cui il Siluro vive alla stato naturale nelle parti profonde di fiumi a lento scorrimento, acque lacustri sia ossigenate che melmose, anse di acqua ferma e a volte si spinge fino ai mari Nero, Caspio e Baltico.
Siluro è un pesce molto robusto dalla grande adattabilità capace di sopravvivere in habitat degradati, in carenza di ossigeno e con una longevità che gli assicura dai 20 ai 30 anni di vita (sono stati catturati in natura esemplari di 80 anni).
Si tratta di un pesce fotofobo, il picco massimo di attività si svolge al crepuscolo e nelle ore notturne in cui è possibile vederlo aggirarsi sul fondale a caccia di prede che individua tramite i barbigli tattili.
Nelle giornate in cui il cielo è coperto o se le acque sono fangose e torbide lo si può osservare mentre si aggira solitario, di giorno tende a rimanere immobile sul fondale nascosto dalla vegetazione o in tronchi di alberi sommersi.
Il Siluro è un grande Pesce gatto, il più grande pesce d'acqua dolce d'Europa, caratterizzato da un'ampia testa piatta con occhi piccoli e bocca situata in posizione inferiore piena di piccoli denti.
La mascella inferiore è maggiormente sviluppata rispetto alla superiore, attorno alla bocca sono presenti tre paia di barbigli.
Il corpo robusto privo di squame è ricoperto di muco protettivo e per la maggior parte percorso dalla lunga pinna anale, la dorsale è collocata molto in avanti, piccola e tagliente.
Le affilate pinne pettorali vengono utilizzate per catturare la preda: con un movimento vorticoso delle pinne Siluro disorienta la preda che poi inghiotte.
La colorazione principale è nera-bluastra con sfumature chiare verso l'addome ma può variare a seconda dell'ambiente in cui vive, a volte assume tonalità oliva.
Silurus glanis è una specie molto fertile, la femmina depone numerosissime uova tra le alghe o tra la vegetazione caduta dalla superficie e il maschio, dopo averle fecondate, custodisce e si prende cura del nido fino alla schiusa delle uova che avviene dopo 3-4 giorni.
Alla nascita gli avannotti si cibano di plancton ed invertebrati che rilevano dal fondale, in un anno di vita i piccoli Siluri crescono rapidamente e si trasformano in voraci predatori onnivori ma soprattutto ittiofagi.
I Siluri sono grandi predatori che hanno scatenato vere e proprie leggende, si racconta di esemplari mostruosi che si comportano come coccodrilli trascinando dalle rive anche bovini ed esseri umani, attacchi a sommozzatori e animali di grossa taglia.
In realtà i Siluri si nutrono principalmente di pesci e si avvicinano alla riva per predare anfibi, uccelli acquatici e ratti a seconda delle loro dimensioni.
Possono anche cibarsi di vermi, larve e insetti.
Silus glanis in Italia è una specie alloctona che ha creato serie problematiche.
Nel bacino del Po dagli anni '70 del secolo scorso si è stabilita una popolazione acclimatata che si è diffusa in tutto il Centro-Nord Italia e che ha provocato una seria predazione delle specie autoctone.
L'immissione negli ambienti di specie non autoctone come il Siluro causa la diffusione di parassiti non tollerati dalla nostra fauna, inoltre vista la taglia, i danni causati ad una popolazione ittica di dimensioni minori è un dato accertato in particolar modo nei fiumi dell'Europa meridionale.
L'abitudine di Siluro di appostarsi presso le sponde dei fiumi e movimentare con le pinne pettorali il fondo si è rivelato dannoso per la stabilità degli argini.
Dal punto di vista commerciale Silurus glanis, in Italia non è un pesce molto richiesto nel settore alimentare come nell'Est Europa, da poco nelle zone del Po alcuni ristoranti iniziano a proporlo nei menù, le carni sono simili a quelle del Pesce gatto.
A volte sulle bancarelle dei mercati viene spacciato per Storione, pesce di qualità nettamente superiore.
E' chiaro che Siluro non è un pesce che consiglio di inserire in un laghetto di piccole dimensioni, soprattutto per la forte voracità rispetto agli altri abitanti dello specchio acquatico di cui può distruggere le sponde.
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