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martedì 11 dicembre 2012

IL CACTUS DI NATALE

L'unico lato difficile e pungente del Cactus di Natale è il nome scientifico: Schlumbergera (dato in onore di Frédéric Schlumberger, che possedeva una grande collezione di cactus).
Esclusa una possibile difficoltà nel pronunciarne il nome, posso garantire che questa pianta succulenta è di semplicissima coltivazione , in cambio di scarse attenzioni regala a Dicembre bellissime fioriture.

La mia Schlumbergera

Ogni anno, durante l'estate immancabilmente l'abbandono a se stessa, quasi non l'annaffio e, relegata in un angolo nascosto del giardino, me ne dimentico...
A Novembre, ricca di boccioli e pronta ad una nuova fioritura, le affido un posto da regina sul tavolo della sala, annaffiata e concimata per colmare il mio senso di colpa!


Schlumbergera è un piccolo cactus epifito (che cioè cresce sugli alberi) che proviene dalle montagne costiere del Sud-Est del Brasile.
Preferisce zone ombreggiate ed umide dove fiorisce in diversi periodi dell'anno a seconda della specie.
Il tipo a fioritura fine autunno-invernale è affine allo Zygocactus, questa cultivar per il particolare periodo di fioritura è detta Cactus di Natale (chiamata anche Schlumbergera troncata).


Il fusto è formato da steli piatti che si susseguono, dipartono da un nucleo centrale e si ramificano in due o più raramente tre parti come piccoli segmenti uniti in cui si trovano speciali strutture dette areole.
In natura la pianta cresce su rocce o alberi, raggiunge una lunghezza di un metro e la base del fusto assume una consistenza legnosa.
Nelle areole sono evidenti i boccioli dei fiori che sono orizzontali e lievemente pendenti verso il basso.


Il fiore mostra una forma ad imbuto, con 8 petali e persiste per 3-4 giorni sulla pianta.
La fioritura è abbondante con bellissime colorazioni rosa, fucsia, bianco, nel tipo a fioritura primaverile (cactus di Pasqua) il colore è rosso.
Il fiore è molto appariscente e sembra quasi fuoriesca da un altro fiore, è ricco di polline, la forma facilita l'impollinazione da parte dei colibrì.


Se avviene l'impollinazione, compare un seme coriaceo la cui morfologia suggerisce il trasporto da parte di uccelli che a volte lo depositano incastrandolo nelle crepe di rocce o rami.

Nelle regioni umide e afose in cui Schlumbergera vegeta spontaneamente, basta un substrato di foglie o corteccia perchè la pianta attecchisca nelle fessure di rami o rocce, al riparo dai raggi diretti del sole.
Se vogliamo che la pianta cresca rigogliosa e ci regali fioriture copiose a Natale, basta imitare le condizioni naturali.


Luce: Esporre Schlumbergera in piena luce ma non direttamente ai raggi solari che "bruciano" i segmenti del fusto, se la luce dovesse essere troppo intensa la pianta tende ad assumere una colorazione rossastra.
Si è verificato poi, che almeno 14-16 ore di buio continuato stimolano la produzione di boccioli e di conseguenza la fioritura.
In estate lascio sempre la pianta in una zona riparata dal sole, al di sotto di rami che filtrano la luce solare.
In inverno, in attesa della fioritura, colloco Schlumbergera in un luogo fresco e luminoso della casa.


Terreno: deve essere un substrato di torba e sabbia, morbido e ben drenato, lievemente acido, si possono aggiungere palline di polistirolo o pomice.
Meglio utilizzare vasi di piccole dimensioni.

Concimazione: preferisco come mia abitudine concime granulare a lenta cessione che la pianta utilizzerà lentamente e che risulta meno impegnativo nella gestione. Una o due volte faccio uso di ferro soprattutto se i segmenti di Schlumbergera appaiono un po' scoloriti. (pare che la somministrazione di ferro influenzi il colore del fiore).

Irrigazione: evitare annaffiature abbondanti, concentrare l'irrigazione solo nel periodo di fioritura lasciando il substrato lievemente umido. Segni di marcescenza alla base dei segmenti sono un segnale evidente di annaffiature esuberanti, il tronco appare molliccio al tatto.

Propagazione : basta un pezzetto di segmento per ottenere una nuova pianta, una volta lasciato alcuni giorni a cicatrizzare e formare una callosità, si può interrare la talea in un terreno sabbioso dove emetterà radici.
Basta spruzzare lievemente la talea, troppa acqua provocherebbe marcescenza.

Fusto,si notano i segmenti che lo costituiscono

Schlumbergera è una bellissima pianta ornamentale, perfetta per venire appesa in ceste sospese o per giardini rocciosi dove il clima lo consente.

Sono state create numerose cultivar con colori e sfumature splendide da esibire nelle nostre abitazioni nel periodo natalizio.


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