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giovedì 13 dicembre 2012

VILLA ADRIANA, IL GENIO DI UN IMPERATORE

Il mio viaggiare è come al solito più un "vagabondare" alla ricerca di quei luoghi non famosi e poco frequentati dai turisti, più intatti perchè meno raggiunti anche se un po' trascurati.
E' così che ho scoperto Bomarzo, con il suo Sacro Bosco, poi aggirando Villa D'Este perchè quel giorno era stata sospesa l'erogazione di acqua (!!!) mi sono trovata al cospetto di un gigantesco complesso architettonico di epoca romana: Villa Adriana.

Ricostruzione di Villa Adriana

Non so perchè, ma quello che per tanti risulta un ammasso polveroso di pietrisco per me invece suscita un'attrazione fatale, un desiderio di saperne di più, una voglia di conoscere ogni dettaglio, come una sete da soddisfare.

Non mi sono resa conto subito delle reali dimensioni di questa "villa" che, anche se è stata la dimora di un imperatore, ha comunque dimensioni impressionanti (per ora sono stati accertati 120 ettari, con un perimetro di 3 km.), più che un luogo dove abitare ho avuto il sentore di un centro in cui è evidente il potere, per avere tutto "sott'occhio" da parte di Adriano, come una Versailles dell'antichità.

Afrodite in ginocchio sembra ricevere un getto d'acqua sulla schiena

Non voglio descrivere Villa Adriana come una guida turistica, per questo basta leggere il sito ufficiale, ma vorrei entrare nella personalità di questo imperatore così pieno di cultura e curiosità per il mondo, capire come anche un uomo di tale dimensione abbia potuto restare soggiogato dal fascino dell'acqua.

Publio Elio Adriano

Publio Elio Adriano vive a cavallo tra il I ed il II secolo dopo Cristo e diventa imperatore alla morte di Traiano da cui era stato adottato.

La carriera di Adriano è folgorante, dall'esercito alla più alta carica brucia quasi le tappe, si fa appoggiare da importanti conoscenze o elargisce lauti compensi dove non viene approvato, non c'è mai nulla di nuovo in politica!

Ma al contrario di molti politici nostri contemporanei, Adriano si sta preparando da tempo ad assumere il ruolo di imperatore: sta a fianco del suo predecessore Traiano compiacendolo pazientemente, scrive i suoi discorsi, conosce a fondo i problemi dell'impero.


Uomo di profonda cultura, filosofo, poeta, politico, logistico, stratega, esteta,
sempre in prima fila, riconosce, affronta e risolve i problemi.
Evita manie di grandezza e consolida l'Impero, snellisce la burocrazia, viaggia e scopre le meraviglie del suo immenso territorio.
Subisce il fascino di Grecia ed Egitto, rimane stregato dalle acque del Nilo....

Il luogo dove sorge Villa Adriana è già occupato da una villa repubblicana che la moglie di Adriano porta in dote, l'imperatore tra gli ulivi di Tivoli vuole ricreare tutti i luoghi dove ha viaggiato, ogni angolo più remoto che ha colpito la sua mente adattandoli a suoi gusti personali, progettando lui stesso gli edifici e i giardini.
Nasce una vera e propria città, con biblioteche, teatri, terme, basiliche, edifici di rappresentanza per personaggi pubblici più o meno importanti, caserme, portici, ippodromi...

Teatro marittimo

Sfruttando l'abbondanza delle acque dell'Aniene crea fontane, giardini, ninfei, tutto con un'apparente casualità ma in realtà con una struttura ben precisa e un'armonia dettata dalla continua ricerca della perfezione.
Il gusto estetico e l'immensa cultura di Adriano sono palesi nei luoghi da lui creati, il fascino dell'acqua si legge con facilità ammirando le strutture dove l'imperatore si rifugia a pensare, studiare, ricordare....

Se penso al mio irrequito camminare a Villa Adriana, al primo magico angolo che ricordo, allora penso immediatamente al Teatro Marittimo.

Teatro Marittimo

L'edificio ha pianta rotonda, preceduto da un pronao rettangolare da cui si passava per giungere ad un atrio ricco di nicchie e ad un portico circolare con colonne.
L'acqua lo circonda, le colonne vi si specchiano e riflettono i loro marmi, è ancora l'acqua a rendere la struttura elegante e leggera, duplica tutto fungendo da specchio.

Il Teatro Marittimo è un giardino segreto, staccato dal resto del mondo. (Due ponti lignei girevoli collegavano quest'isola artificiale alla terraferma, il ponte in muratura oggi visibile è un'aggiunta tardiva).


L'imperatore nuota nel canale che circonda il bellissimo edificio, taglia i ponti col mondo e si rifugia nella "piccola domus" dove riflette e studia, l'acqua lo isola e nasconde la sua vita privata in un concetto unico per quell'epoca.
Tutto intorno è attorniato da giardini.

L'influenza egizia ha la sua massima espressione nel Canopo.

Canopo

E' l'amore per Antinoo, perso per sempre nelle acque del Nilo che ispira Adriano in questa meraviglia di acqua e marmi.
La pianta richiama la forma dei templi egizi ed evoca il canale che collegava la città di Alessandria a quella di Canopo, posta sul delta del Nilo.
Il luogo si presta naturalmente a questa costruzione, Adriano sfrutta gli elementi naturali e crea meravigliose simbologie con colonne, statue, giochi d'acqua.

Canopo
Ecco allora un coccodrillo dalle cui fauci sgorga l'acqua, un'imponente cascata che vuole simulare la piena ciclica del Nilo azionata da un complesso meccanismo idraulico, cisterne capienti, fontane e cascatelle per refrigerare durante le cene estive e i momenti di otium.

Acqua a tutte le temperature nelle immancabili Terme.
Si possono individuare le Piccole Terme, destinate alle donne, e le Grandi Terme per gli uomini di ogni ceto sociale.
Tutti possono beneficiare del fluido per antonomasia, curare il corpo, immergersi nelle natatio (piscine), le stanze adibite sono molte e riccamente decorate.


Tanti sono gli importanti edifici che ospitano giardini, vasche, fontane, esedre, criptoportici dove passeggiare e parlare durante la brutta stagione, tutti arricchiti da bellissime statue, mosaici, marmi provenienti da tutto l'Impero.

Tra i più importanti si collocano l' "Edificio con tre Esedre", "Edificio con Peschiera", lo "Stadio", la "Piazza d'oro", il "Palazzo invernale", ovunque il giardino ha la stessa imponenza e ricchezza dell'edificio in cui è collocato, ricche vasche adorne di preziose colonne marmoree e gruppi scultorei, molte copie di note statue greche.


Villa Adriana è la città ideale dove l'imperatore esprime tutto la sua infinita cultura, dove perfeziona ciò che è già perfetto, dove accentra tutto il potere di Roma e dove termina i suoi giorni.

Dopo la morte di Adriano, l'imponente città da sogno viene progressivamente abbandonata, diventa solo una cava da cui depredare materiali preziosi, arraffare le statue, rubare ciò che si desidera per arricchire altre ville o collezioni private.
La stessa Villa d'Este ne è testimonianza, i ricchi inglesi fanno a gara per avere reperti dalla villa dell'imperatore Adriano senza alcun rispetto.

Per 500 anni si scava esclusivamente per depredare, i tesori di Villa Adriana vengono saccheggiati e sparsi per il mondo, di molti non si conosce nemmeno la collocazione originaria.

Dal 1999 Villa Adriana è stata dichiarata dall'U.N.E.S.C.O. Patrimonio dell'Umanità , gli scavi che si effettuano sono mirati allo studio di questa meraviglia dell'antichità che appartiene a noi tutti.




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