.

.
.

martedì 19 marzo 2013

ACQUA E VENTO

Quando ripercorro con la mente il viaggio a Creta, l'azzurro del mare, le rocce ripide, le spiagge rosate, Cnosso, la cordialità della gente, vedo rappresentati  ricordi vividi e indelebili.

Ma Creta non è solo il solito turismo da agenzia di viaggio, è anche entroterra, montagne selvagge, altopiani, piccoli e pittoreschi villaggi costruiti ai piedi delle colline, grotte ricche di storia.

Altopiano di Lassithi

Gironzolando nella parte orientale dell'isola, non lontano da Agios Nikolaos, ho scoperto l'altopiano di Lassithi, un luogo fuori dal tempo dove si vive di agricoltura e allevamento ovino in cui il sistema di raccolta dell'acqua è unico per le sue insolite caratteristiche.

Lassithi Plateau (in media 850 m. di altitudine) è un luogo incredibile, legato alla mitologia greca al pari dell'Olimpo, antico sito di credenze religiose prima che il culto venisse spostato sul monte Ida.
La montagna sacra Dikti, situata nel Lassithi Plateau, è il luogo di nascita di Giove.

Entrata alla grotta di Giove

La bocca di una grande caverna attraverso la quale si scende nel cuore della Terra dove non entra mai la luce del sole è l'ingresso al luogo in cui Rea diede alla luce Giove e lo nascose alla furia del padre Cronos.

L'aria è povera di ossigeno e umida, viene spontaneo trattenere il respiro.
Inerpicarsi è un lavoro da asini, a piedi, come ho preferito fare io, ti fa giungere a destinazione con la lingua di fuori.

Il cammino è una salita faticosa
Lassithi Plateau è la dimora delle terribili Arpie, il luogo in cui Giove nasconde la principessa Europa con la quale genera Minosse che ogni nove anni dovrà incontrare il padre sull'altopiano per avere le leggi con cui governare.

Lassithi Plateau è una fertile pianura in cui si coltivano gli ortaggi per il fabbisogno di tutta l'isola, la patata al primo posto.
In antichità invece, l'altopiano era solo destinato a pascolo di ovini.



Prima dell'arrivo dei veneziani a Creta, l'altopiano era sterile a causa dei gravi problemi di drenaggio dell'acqua.
Lassithi è una grossa pentola circondata dalle montagne, l'acqua piovana e quella dei fiumi non era in grado di penetrare nelle falde acquifere, il plateau spesso allagato non era coltivabile.

Vendita di prodotti locali

Le opere di bonifica dei veneziani hanno reso Lassithi Plateau un paradiso fertile che nel '600 rappresentava il granaio di Venezia.
Per mezzo delle linies, scanalature orizzontali e verticali che portavano l'acqua a valle e arricchivano le falde, si crea un perfetto sistema di drenaggio.

Le linies, ancora oggi visibili, hanno diviso l'altopiano in 193 quadrati donati poi come lasciti in gestione alle famiglie veneziane e del luogo.
Le porzioni di terreno assegnate erano chiamate in antico veneziano "làssiti" cioè lasciti.
E' da qui che deriva il nome Lassithi.


Ma come accedere all'acqua?
Con il vento, che sull'altopiano non manca mai.
Migliaia di mulini ad acqua hanno trasformato la forza del vento in energia utilizzando vele bianche che hanno disegnato un paesaggio unico.

Nel periodo di massima estensione i mulini sono 10000, le loro vele svolazzavano come tovaglie stese al sole ad asciugare.
I mulini prima costruiti in pietra e legno, passano poi a parti in ferro e ruotano a seconda della direzione del vento per sfruttare tutte le ore in cui soffia impetuoso.


I cretesi hanno soltanto continuato la tradizione dell'antica civiltà minoica, i primi che sfruttarono l'energia eolica furono Dedalo ed Icaro.
Gli archeologi interpretano la fuga da Minosse non con ali di piume ma con vele con cui la nave di Dedalo sfuggì ai nemici perchè più veloce.
Pare che proprio Dedalo sia l'inventore della vela ed il primo a sfruttuare l'energia eolica.


Con il boom del petrolio i mulini di Lassithi sono drasticamente diminuiti di numero, molti sono caduti a terra come vecchi soldati anche se si sta cercando di recuperarli a scopo turistico.

Il parco eolico del Lassithi Plateau ha nuove speranze di risorgere per lo sfruttamento delle energie rinnovabili e per un turismo fuori dai soliti schemi.

Paesino del Plateau





Nessun commento: