E' presente ovunque: sommerse le vetrine di fiorai ed i vivai, spopola nelle case e negli uffici, viene regalata tutta infiocchettata, ricoperta di addobbi luccicanti per essere dimenticata al termine delle festività natalizie.
Questa è una delle rare piante che non amo, spero sempre non mi venga donata come strenna natalizia, cosa che faccio presente puntualmente ad ogni Natale.
Euphorbia pulcherrima non ha nessuna colpa, a volte oggetti, immagini, profumi e suoni sono legati a momenti particolari del proprio vissuto a cui non si ha voglia di pensare, inoltre rifiuto il grande (e forse unico) valore commerciale che viene dato a questa pianta, non esattamente legata alla nostra cultura e al Natale.
Dulcis in fundo, Poinsettia è una pianta tossica che ho cercato di non tenere in casa quando le mie figlie erano piccole ed ora temo che il mio gatto Mimmi vada a mordere in preda ad uno dei suoi attimi di follia maniacale.
Per molti anni è ugualmente apparsa in casa, in pochi giorni puntualmente ornata da poche foglie superstiti, le altre, tutte accartocciate, sono riuscite ad arrivare all'Epifania, il tronco disadorno e spesso privo di apparato radicale è finito ad incrementare l'humus del giardino.
Alcuni esemplari che mi sono stati donati erano addirittura privi di apparato radicale, destinati ad una morte rapida e scontata.
Un triste destino per una pianta che nell'ambiente naturale da cui proviene raggiunge dimensioni ragguardevoli (fino a 10 metri), colora di rosso intere vallate e merita l'aggettivo che la distingue: pulcherrima ovvero bellissima.
Poinsettia proviene dall'America centrale, in particolar modo dal Messico, gli Aztechi la conoscevano come "Cuetlaxochitl" e ne utilizzavano la linfa come insetticida e per controllare la febbre.
Le brattee (cioè le foglie rosse che vengono erroneamente scambiate per fiori) servivano invece come colorante rossastro.
Fu l'ultimo re azteco, Montezuma, a portare la pianta nel luogo che ora è Città del Messico, dove il clima risultava più favorevole alla coltivazione di "Cuetlaxochitl" rispetto alle alte quote delle Ande.
Gli spagnoli di Cortes rimasero sbalorditi dalla bellezza sgargiante delle piante che crescevano spontanee ad altezze superiori a 2 metri nei boschi tropicali e nelle foreste a clima temperato.
Veri studi scientifici e tentativi di coltivazione in serra iniziano nel 1700 grazie al botanico tedesco Wilenow che attribuì alla pianta il nome di Euphorbia pulcherrima abbagliato dalla bellezza della pianta.
Joel Roberts Poinsett fu il primo ambasciatore americano in Messico, uomo politico con una grande passione per la botanica, sempre alla ricerca di nuove specie, introdusse Euphorbia pulcherrima negli Stati Uniti.
Portò l'olmo americano in Messico, ma il suo nome è legato indissolubilmente alla Stella di Natale a cui venne dato il nome di Poinsettia in suo onore.
La prima vendita della Stella di Natale con la sua denominazione Euphorbia pulcherrima avviene in Pennsylvania, ma il vero commercio a livello industriale ha luogo nella California meridionale nel '900 con la famiglia di emigranti tedeschi Ecke, detentori del segreto della riproduzione di Poinsettia.
Dalle prime vendite di Poinsettia lungo le strade come fiore reciso, la famiglia Ecke ha intrapreso studi sulle tecniche dell'innesto e con una campagna pubblicitaria sistematica in tutta l'America e una produzione a livello industriale, la Stella di Natale è stata imposta come pianta delle festività natalizie.
Gli Ecke mantengono ancora il monopolio mondiale delle vendite di Poinsettia.
Possiamo trovare legami tra Poinsettia e la nascita di Gesù nella forma delle brattee, simili alla Stella cometa di Betlemme e nel tipico colore rosso che ricorda il sangue di Cristo.
Nel 1700 i frati francescani del Messico iniziarono ad utilizzarla come ornamento durante le celebrazioni del Natale, oggi la pianta è uno dei simboli del Natale più conosciuto nel mondo.
Nei diversi angoli del mondo Poinsettia è chiamata con nomi differenti: in Messico " La flor de Noche Buena" ovvero Fiore della Vigilia, in Spagna ed alcuni paesi Sud Americani è chiamato "Flor de Pascua", "Corona delle Ande" in Cile e Perù.
Negli Stati Uniti, 12 dicembre è il National Poinsettia Day.
La Stella di Natale è un arbusto o un piccolo albero delle Euphorbiaceae, al di fuori del suo ambiente naturale è considerata una pianta d'appartamento, nei climi sub tropicali viene coltivata come arbusto all'aperto.
E' una pianta cespugliosa dalla bella chioma con foglie verde-scuro lobate o dentate lunghe 15 cm. di forma allungata, la miglior caratteristica dal punto di vista estetico e commerciale è la presenza delle brattee (foglie modificate) rosse, rosate o bianche che hanno lo scopo di attrarre gli insetti impollinatori.
Al centro delle vistose brattee si trovano i fiori gialli detti ciazi che alla caduta delle foglie rosse versano il loro polline.
Spezzando un ramo di Poinsettia è facile notare la fuoriuscita di un lattice biancastro irritante per la pelle soprattutto in soggetti allergici.
La pianta non è velenosa come si crede, ma solo irritante.
Le foglie dovranno essere presenti fino a livello del terreno, color verde scuro, folte e prive di afidi.
Le brattee con colore rosso in tutta la superficie sono le più sane, sconsigliate piante con brattee dai margini verdi o con chiazze ipocromiche.
Se il terriccio è umido ma le foglie sono ripiegate verso il basso attenzione ad un possibile marciume radicale, piante avvolte nel cellophane già prima dell'acquisto perderanno presto le foglie.
Verificare che il diametro del vaso sia almeno il doppio dell'altezza della pianta e durante il trasporto a casa proteggere Poinsettia dal freddo intenso.
La maturità della pianta è indicata dal colore dei fiori, meglio verdi o rossi.
Una volta a casa collocare Euphorbia pulcherrima alla luce indiretta, lontano da radiatori, porte o finestre da cui possono entrare correnti fredde.
Le foglie non devono toccare finestre dai vetri freddi, 6 ore al giorno di luce sono sufficienti.
La stella di Natale non richiede alte temperature, teme il gelo ma non il freddo, appena le temperature esterne lo consentiranno tenere la pianta all'esterno.
Annaffiare solo quanto il terriccio è asciutto evitando ristagni idrici, non concimare quando la pianta è in fiore, successivamente utilizzare fertilizzante liquido una volta al mese.
Il terriccio più adatto alla pianta deve essere di tipo sub acido (ph 6).
Superate (si spera!!) le festività, alcuni accorgimenti prolungheranno la vita di Euphorbia pulcherrima sino alla fioritura successiva.
Alla caduta delle brattee rosse, potare la pianta a circa 10 cm. dalla base annaffiando pochissimo.
Euphorbia pulcherrima è una tipica pianta a giorno corto, per fiorire necessita di non più di 10 ore di luce al giorno.
Quando inizierà ad emettere nuove foglioline (circa in Maggio) concimare ogni 2 settimane con potassio e fosforo e lasciare solo i cinque steli principali sino a giungere a Settembre, momento in cui dalle ore 17 circa fino al mattino la pianta dovrà essere tenuta al buio totale. (coprire con una busta di plastica nera)
Nelle restanti ore annaffiare poco ed evitare concimazioni.
A Natale si avrà una nuova fioritura.
La pianta è soggetta a numerose malattie di tipo micotico.
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