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giovedì 9 gennaio 2014

LAGHETTI A GENNAIO

A Gennaio ci si aspetta che lo specchio d'acqua appaia spoglio e privo di vita.
Le foglie lussureggianti delle ninfee e delle marginali sono scomparse, le galleggianti non ricoprono più la superficie del laghetto.
Piante e animali non occupano lo spazio tra aria e acqua, che se fosse esposto alle basse temperature, provocherebbe loro danni irrimediabili.


Se osservando il laghetto non riuscirete ad avvistare alcun pesce non sorprendetevi: tutti i membri della comunità acquatica continuano la loro vita nella parte più profonda del laghetto, zona in cui l'acqua non subirà congelamento.

A metà inverno il laghetto colpito dai raggi bassi del sole ha un aspetto surreale: i carici sembrano ricami gelati, le gocce d'acqua brillano sulle graminacee ricoperte di brina, fantastici motivi di ghiaccio appaiono come fantasmi nella notte.


Ma non in questo inizio di nuovo anno, i primi giorni del 2014 hanno portato temperature autunnali che non scendono mai sotto lo zero, sugli Appennini la neve si è trasformata in acqua, il tepore dal sapore primaverile ha risvegliato le gemme dormienti.


Anche i pesci del laghetto appaiono confusi, il periodo troppo mite per la stagione ha risvegliato la loro attività, è facile vederli nuotare in superficie in cerca di cibo.
La tentazione di alimentarli è forte, si teme sempre possano soffrire la fame,
ma ora non è il momento di distribuire cibo che potrebbe riattivare il loro metabolismo, le basse temperature che l'inverno sicuramente porterà, danneggerebbero la salute dei pesci risvegliati.

In genere le riserve di cibo sono sufficienti per la durata di tutta la stagione fredda, se però la temperatura dell'acqua rimane per un po' al di sopra dei 10° meglio somministrare piccole quantità di cibo che deve scomparire in 5 minuti.
Il metabolismo dei pesci rallenta a tal punto che essi possono trascorrere lunghi periodi senza cibo in stato di torpore al di sotto dello strato di ghiaccio.


Il congelamento prolungato della superficie del laghetto impedisce la dispersione dei gas nocivi prodotti dal fondo organico depositato, l'eventuale caduta di neve sullo strato di ghiaccio ostacola il passaggio della luce necessaria per le acquatiche sommerse che generano ossigeno.
La carente produzione di ossigeno potrebbe nuocere ai pesci, soprattutto in laghetti poco profondi (con profondità di 60 cm rimarranno sempre zone in cui la temperatura dell'acqua non scenderà al di sotto di 4° C.).

In periodi di freddo prolungato, indipendentemente dalle dimensioni dello specchio d'acqua, è opportuno creare un'area libera dal ghiaccio sulla superficie del laghetto per una migliore ossigenazione.


Il ghiaccio non dovrà essere rotto percuotendolo, (l'onda d'urto danneggia seriamente i pesci) e nemmeno versando acqua bollente direttamente sul ghiaccio: i pesci morirebbero per gli estremi sbalzi di temperatura.
Una soluzione è appoggiare una pentola da reggere tramite un manico, piena di acqua calda che formerà un foro da cui entrerà aria e attraverso il quale si potrà prelevare acqua per diminuire l'aumento di volume causato dal ghiaccio.
In commercio esistono appositi riscaldatori con galleggiante che favoriscono la fusione della superficie ghiacciata.

Salvinia natans a Gennaio

In caso di gelate ricorrenti controllare il livello dell'acqua: eventuali cali potrebbero essere spia di rotture nella vasca di cemento o plastica.
Per ovviare all'aumento della pressione sulle pareti si può appoggiare sulla superficie del laghetto una palla di gomma o un pannello di legno che assorbono la gran parte della pressione dell'acqua gelata.
Saranno delle vere e proprie "valvole di sfogo".


Continuare la pulizia dello specchio d'acqua da materiali portati dal vento, le componenti organiche che stazionano sul fondo aumentano il problema dei gas nocivi prodotti dalla decomposizione.

Il mese di Gennaio regala il tempo di scegliere nuove piante acquatiche per la piantagione primaverile o per pensare ad un nuovo laghetto.
Per chi si avventura per la prima volta nel mondo dei giardini d'acqua, consiglio di scegliere poche e semplici piante di facile coltivazione.
Ogni giardino ha bisogno di tempo per la sua crescita ed evoluzione, anche quello acquatico, che una volta raggiunto e consolidato l'equilibrio biologico permetterà di avventurarsi nel mondo vastissimo e rigoglioso delle piante acquatiche, anche le meno note o più rare.

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