Aldrovandi è stato un naturalista, entomologo, botanico, esploratore curioso del mondo dei viventi nato e vissuto a Bologna dalla fine del '500 ai primi anni del '600.
A Bologna, e non solo, ha donato i suoi studi e la sua scienza, a lui dobbiamo il termine "geologia" e l'istituzione di uno di primi musei di Storia naturale che ancora oggi i bolognesi hanno il privilegio di visitare.
Palazzo Poggi, Bologna |
La raccolta, come diceva Aldrovandi è un "teatro di natura" , un microcosmo in cui studiare 18000 "diversità di cose naturali", 7000 piante essiccate raccolte in 15 volumi, 17 volumi di acquerelli che mostrano piante, minerali, animali e mostri, 14 armadi, Pinachoteche che contengono tavolozze di legno intagliato, le matrici xilografiche dei volumi illustrati.
Matrici xilografiche |
Ulisse Aldrovandi |
Al fondatore della Storia Naturale moderna, illustre insegnante dell'Università di Bologna, grande figura della scienza, Linneo ha dedicato il nome di una pianta acquatica dalle caratteristiche non comuni: Aldrovanda vesiculosa, omettendo per errore di trascrizione la vocale "i".
Aldrovanda vesiculosa (detta anche "Ruota idraulica") è una pianta acquatica carnivora che appartiene alla famiglia delle Droseraceae, vive nella forma tropicale e in quella a clima temperato in un vasto areale.
Predilige acque stagnanti di paludi, laghi, foci tranquille di fiumi in tutti i continenti, America esclusa, ricche di anidride carbonica e povere di fosforo e azoto.
Aldrovanda vesiculosa è una pianta acquatica erbacea perenne priva di radici che fluttua liberamente sotto la superficie dell'acqua con un fusto semplice o scarsamente ramificato.
Le foglie sono situate fittamente in piccoli verticilli, i filamenti si sviluppano in nodi e internodi disposti a spirale con una lunghezza che va da 6 a 20 cm (da qui il nome "ruota idraulica").
Da un'estremità la pianta cresce continuamente mentre dall'altra muore progressivamente.
Le trappole di Aldrovanda vesiculosa sono tutte sistemate verso l'esterno, quando un invertebrato sfiora i recettori, la "bocca" scatta chiudendosi.
La struttura della trappola è simile a quella di Dionea muscipula (Pianta acchiappamosche) ed è costituita da due lobi ricoperti di peli sensitivi (recettori) che si chiudono a scatto contemporaneamente per catturare un insetto.
Il principio è quello del tigmotropismo, ovvero la capacità di reazione ad uno stimolo tattile o meccanico, un modo completamente diverso di catturare insetti di Utricularia.
Dionea muscipula |
La chiusura della trappola richiede 10-20 millisecondi e rappresenta uno dei movimenti più veloci nel Regno vegetale, tenendo anche conto che lo scatto deve opporsi alla resistenza dell'acqua .
Una volta catturato l'insetto, la trappola rimane chiusa circa una settimana, periodo che Aldrovanda utilizza per assimilare i nutrienti contenuti nell'insetto.
La pianta predilige larve di zanzare, protozoi, piccoli crostacei (dafnie o pulci d'acqua) che, una volta catturati, sostano per alcune ore nella zona periferica della "bocca" per essere riconosciute come prede da ghiandole che ne percepiscono l'odore molecolare.
Una volta riconosciuta, la preda viene sospinta nella zona centrale della bocca tramite particolari ghiandole che pompano acqua, qui avviene la digestione.
Nel caso in cui a far scattare la trappola non fosse stata una vera preda ma un corpo estraneo, nel giro di qualche ora ne avviene l'espulsione.
fiore |
Aldrovanda vesiculosa fiorisce raramente e solo in condizioni ottimali.
I piccoli fiori bianchi sono solitari e fuoriescono dal pelo dell'acqua tramite brevi peduncoli, dopo poche ore vengono riportati sott'acqua. L'impollinazione da parte di insetti è molto difficoltosa.
I semi non concorrono alla riproduzione ma rappresentano per la pianta una riserva di amido, la moltiplicazione di Aldrovanda vesiculosa avviene attraverso la riproduzione vegetativa.
Trappola piena |
Nelle zone a clima temperato come può essere quello italiano, la pianta necessita di un periodo di dormienza invernale.
Con l'abbassarsi della temperatura e con il calo delle ore di luce, Aldrovanda sospende l'accrescimento e sviluppa foglie non carnivore in un germoglio di protezione chiamato turione che scende sul fondo dello specchio d'acqua dove le temperature sono più stabili.
In alcune piante acquatiche il turione è una forma di sopravvivenza al freddo o alla mancanza di acqua in periodi molto siccitosi.
In primavera la pianta riprende il suo periodo vegetativo, un singolo turione può dar vita a 15-30 piante figlia per stagione.
Aldrovanda vesiculosa è un'ottima galleggiante che all'interno del laghetto, mastello o piccolo contenitore contribuisce notevolmente alla lotta contro le zanzare ed entra seriamente in competizione con le alghe.
E' un'acquatica di semplice coltivazione: ama le acque stagnanti, la luce solare e gettandone semplicemente un pezzetto nel laghetto in breve tempo l'impianto si sviluppa, tollera il gelo senza problemi.
Preferisce la compagnia di giunchi, canne, Pontederia, ninfee, Typha e Sagittaria che le forniscono anidride carbonica.
Turioni germinati |
Aldrovanda è diventata una pianta estremamente rara in Europa a causa del
progressivo calo dell'ambiente naturale del suo ristretto tipo di habitat.
E' preferibile coltivarla all'aperto dove può nutrirsi senza problemi, in acquario è difficile da alimentare.
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