Quando l'Inverno cede il testimone alla Primavera, è giunto il momento di seminare una succulenta che non passerà certo inosservata: Lampranthus aurantiacus (dal greco splendido, raggiante).
Dall'inizio Estate fino all'Autunno i giardini si coloreranno con l'esplosiva e invadente fioritura, l'effetto cromatico è stupefacente: l'arancio flash spicca contro il verde-grigio delle piccole foglie, un contrasto veramente sbalorditivo che fa letteralmente girare la testa.
Lampranthus aurantiacus è un'arbustiva perenne delle Aizoaceae che forma un tappeto erboso molto fitto di foglie carnose grigio-verdi o cespuglietti che raggiungono un'altezza massima di 40-50 cm.
La pianta è una succulenta nativa delle Province del Capo del Sud Africa che nel periodo estivo ci regala fioriture spettacolari con colori dall'arancio vivace al fucsia che si aprono al sole per attirare le api.
Il fiore è di medie dimensioni e simile ad una margherita paffuta: il centro è un disco giallo circondato da centinaia di petali coloratissimi e vivaci.
Le foglie sono tubulari, succose e cerose dal verde più o meno intenso e rappresentano una riserva idrica per la pianta.
Lampranthus aurantiacus è un'ottima tappezzante in grado di creare tappeti dall'effetto cromatico piacevole, può essere collocata in giardino rocciosi , aiuole e bordure e come copertura su ciottoli collocati per la realizzazione di cascate e ruscelli.
Si adatta a qualunque tipo di terreno purchè ben drenato.
Questa succulenta non richiede cure particolarmente impegnative: ama il pieno sole che ne favorisce la fioritura, richiede irrigazioni scarse (attendere che il terreno sia asciutto prima de irrigare nuovamente), durante l'Inverno, quando la pianta entra in riposo vegetativo le annaffiature devono essere interrotte.
La potatura non è necessaria, basta rimuovere il fiore appassito per favorire lo sviluppo di una fioritura copiosa.
Si riproduce facilmente per seme o talea.
Per chi preferisce una colorazione meno invadente esiste la varietà "roseum" dal delicato rosa o la varietà "coccineus" dal rosa maggiormente carico.
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