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martedì 24 giugno 2014

BIGNONIA CAMPIS RADICANS, IL GELSOMINO DELLA VIRGINIA

Colori sgargianti, aspetto esotico, crescita veloce e vigorosa, abilità nell' arrampicarsi ad altezze vertiginose, aspetto folto e lussureggiante, notevole capacità di adattamento sono le caratteristiche di Bignonia Campis Radicans.


In climi generosi come quello del Sud scegliere un arbusto per ricoprire muri, pergolati, cancellate e gazebo risulta semplice, ci si può sbizzarrire e spaziare in una vasta gamma di piante rampicanti coloratissime e profumate.

Qui nella Bassa padana si è costretti a ripiegare sul solito falso Gelsomino (Trachelospermum jasminoides) o al massimo si esagera con un Caprifoglio (Lonicera), col Glicine meglio far attenzione perchè  potrebbe travolgere muri e pergolati.


Bignonia Campis Radicans, anche se arriva dal clima caldo delle Americhe è riuscito ad adattarsi anche ai nostri freddi inverni, da tempo si coltiva nei giardini a ridosso di vecchi muri o su alberi e tettoie, in questi giorni di inizio Estate ne possiamo ammirare la prorompente e sgargiante fioritura.


Bignonia è un arbusto rampicante di rara bellezza sia per la fioritura spettacolare che per il lucido fogliame elegante contraddistinto da gruppi di fiori imbutiformi simili a trombette che mostrano colorazioni calde che vanno dal giallo al rosso attraverso una gamma di splendenti arancioni.
I fiori sono molto particolari: la corolla è costituita da 5 petali saldati alla base a formare un piccolo cono e ripiegati all'apice verso l'esterno si raggruppano
sul ramo da 6 a 10-12 e prorompono per tutta la stagione estiva in una cascata di colore.


L'arbusto è una Bignonacea (ora classificato nel genere Campis) che proviene dai climi caldi degli Stati Uniti adatto alla coltivazione in piena terra con la prerogativa di ricoprire con facilità muri, cancellate, pergole, recinzioni arrampicandosi tramite radici avventizie simili a ventose con cui raggiunge altezze che superano i 10 metri.


La pianta è resistente e di semplice coltivazione in climi molto rigidi è consigliabile ripararla accanto ad un muro per proteggerla da venti gelidi.
I tralci sono ricoperti da foglie oblunghe e dentate che si dispongono a due a due in modo regolare sul ramo.
All'inizio dell'Estate compaiono i grandi fiori campanulati che nel genere Campsis, spaziano tra rossi o arancio brillanti privi di sfumature, in altre varietà è possibile trovare Bignonaceae con colorazioni gialle, bianche, rosa con fiori di grandi dimensioni.


Bignonia Campis Radicans ama la luce ma non il sole diretto delle ore più calde del giorno e un terreno fresco, fertile e ben drenato privo di ristagni idrici con molto spazio a disposizione siccome la pianta sviluppa in un anno diversi polloni basali e una crescita in lunghezza molto vigorosa.


Le irrigazioni non devono essere abbondanti e potranno essere incentivate durante i periodi siccitosi estivi evitando comunque il ristagno idrico, gli esemplari adulti si accontentano dell'acqua fornita dalle piogge.
In Primavera occorre una potatura per un terzo dei rami più lunghi (la fioritura avviene sui rami nuovi) e la rimozione delle parti secche a livello del terreno.
Col passare degli anni si può eseguire un completo rinnovamento dell'arbusto rimuovendo i rami più vecchi e tagliando i restanti a 30 cm da terra.


Ogni 3-4 mesi fertilizzare con concime granulare a lenta cessione.
La moltiplicazione avviene per talea utilizzando gli apici semilegnosi che non hanno fiorito.


Esistono varietà molto decorative come Bignonia capreolata e B. capensis sempreverdi e caratterizzate da un'abbondante fioritura, B. grandiflora resistente anche a temperature molto basse.

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