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giovedì 11 settembre 2014

ZEPHYRANTHES, IL GIGLIO DELLA PIOGGIA

La bellezza di Zephyranthes sta nella sua estrema semplicità: le foglie possono essere confuse con fili d'erba, i fiori, simili a crochi, hanno colori delicati ed eleganti.
La pianta si muove al vento con eleganza, leggiadra come se fossero abitata da fate, sospinta da ponente dal dio greco Zefiro, dal quale prende il nome.


Dopo una pioggia di fine Estate, Zephyranthes esplode con le belle fioriture, come improvvisamente risvegliato da uno stato di letargo.

Sono numerosissimi gli ibridi e le cultivar di Zephiranthes, un membro di origine americana della famiglia degli Amarillyllis, il più resistente al freddo del suo genere.
Si tratta di una bulbosa perenne a foglia caduca o sempreverde (a seconda della fascia climatica) dalle diverse fioriture stagionali: la più comune produce masse floreali alla fine dell'Estate inizio Autunno che si ergono al di sopra dell'apparato fogliare.


Le foglie lineari sono di colore verde brillante o ruggine, in alcune specie ricoperte da una polvere biancastra cerosa, l'intera pianta raggiunge al massimo un'altezza di 20 cm, dimensione che la rende perfetta per bordure basse, giardini rocciosi o zone marginali di piccoli laghetti.

Il fiore solitario è simile ad una stella, un piccolo imbuto rivolto verso l'alto o leggermente reclinato con stami gialli e corolle bianche, rosa o giallo chiaro.


Zephyranthes è anche detto "Giglio di palude", in natura può vivere in zone paludose o radure umide.
Questa geofita bulbosa predilige terreni morbidi sempre umidi ma ben drenati, sopporta terricci poveri purchè siano collocati in ombra parziale.

Disporre in Primavera i piccoli bulbi ad una profondità tripla rispetto la loro dimensione e a distanza ravvicinata (per una buona copertura avvalersi del principio "uno si, uno no"), lasciare terreno libero intorno all'impianto per favorirne la diffusione.
Se l'area è assolata, curarsi che Zephyranthes riceva il sole del mattino con protezione dai caldi raggi estivi del pomeriggio, consiglio di porre l'impianto alla base di alberi o arbusti da cui i raggi solari sono filtrati.


Al termine della fase vegetativa la piante entra in uno stato di letargo, in climi non eccessivamente rigidi, lasciare in situ i bulbi, magari proteggendo il terreno sovrastante con fogliame.
Nelle fasce climatiche con Inverni molto freddi, estrarre i bulbi dal terreno e conservarli all'interno di torba in un luogo fresco.

Zephyranthes è idoneo anche per essere collocato in ciotole dove occorre lasciare spazio per la diffusione dei bulbi, la suddivisione dei cespi favorisce la creazione di nuovi impianti (consigliata almeno ogni 3 anni).
Periodi di siccità seguiti da abbondanti irrigazioni stimolano copiose fioriture, le concimazioni e le potature non sono necessarie.


I fiori appariscenti illuminano porticati, bordure, confini, giardini rocciosi, delineano sentieri e marciapiedi in alternativa al semplice prato.
La varietà che arricchisce le sponde del mio laghetto è Zephyranthes candida ama maggiormente il suolo bagnato e vive bene in condizioni di umidità costante.









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