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giovedì 12 febbraio 2015

ABITANTI DELLO STAGNO: IDROFILO PICEO (HYDROPHILUS PICEUS)


Tra i coleotteri acquatici che abitano negli ambienti in cui l'acqua è l'elemento predominante, Idrofilo piceo (Hydrophilus piceus) è quello che raggiunge le dimensioni maggiori.
Il nome suggerisce affinità con l'acqua e una capacità di adattamento a questo particolare ecosistema dalle peculiarità sorprendenti.

Hydrophilus piceus

Hydrophilus piceus ama vivere in ambienti acquatici ricchi di vegetazione su cui si arrampica per dispiegare le elitre (ali rigide) e spiccare il volo.

Un tempo molto diffuso nell'ambiente palustre euroasiatico, oggi la sua presenza si è rarefatta a causa del drastico calo degli habitat naturali e per l'interesse che Idrofilo piceo ha suscitato nei collezionisti per le sue grandi dimensioni e l'aspetto appariscente.

La presenza di una spina ventrale ha inoltre suscitato idee errate sul comportamento di questo coleottero acquatico che è stato spesso perseguitato dai pescatori perché sospettato di uccidere i pesci con la spina ventrale, in realtà Idrofilo piceo allo stadio adulto è fitofago (si nutre soprattutto di residui vegetali).


Le caratteristiche interessanti di Hydrophilus piceus sono legate al modo di rifornirsi di aria per respirare a differenza degli altri coleotteri idrofili che utilizzano la parte posteriore dell'addome.

Idrofilo adulto raccoglie il proprio approvvigionamento d'aria attraverso le antenne clavate e dotate di peli idrorepellenti che pone al di fuori della superficie dell'acqua creando un "canale" attraverso il quale l'aria affluisce continuamente dalle antenne all'addome.
L'aria viene conservata sottoforma di bolla in una riserva dorsale posta al di sotto delle elitre o in una addominale e trattenuta dai peli idrofobi, sono le bolle di aria a conferire al coleottero una tipica colorazione argentea.


Le dimensioni di questo grande insetto acquatico raggiungono i 2 cm di larghezza e i 5 di lunghezza, il capo misura 1 cm.
La colorazione nera con riflessi verdognoli vira verso l'argento quando Idrofilo si trova nell'acqua, le antenne sono rossastre.
Nella parte ventrale è presente una spina allungata rivolta all'indietro molto appuntita con cui può infliggere ferite dolorose.

Idrofilo piceo, nonostante il 2° e 3° paio di zampe provvisto di peli natatori non è un perfetto nuotatore, si sposta in acqua muovendo alternativamente le zampe per raggiungere le piante acquatiche su cui si arrampica.
Nonostante le dimensioni è in grado di volare.
E' onnivoro ma preferisce materiale vegetale in decomposizione, durante la stagione fredda sverna nel fango sul fondo del laghetto.  


A tarda Primavera, dopo l'accoppiamento, la femmina costruisce con foglie galleggianti legate da un filo di seta secreto dall'ultimo segmento dell'addome, un'incubatrice galleggiante su cui depone circa 50 uova.
La "barchetta" (difficilmente individuabile), è dotata di un tubo di aerazione simile ad un camino lungo 3 cm che rifornisce di aria le larve, può essere ancorata ad una pianta acquatica o galleggiare liberamente sulla superficie dello stagno.

Larva

Le larve, simili a piccoli chicchi di riso, sono dotate di evidenti mandibole falciformi, in presenza di molte prede l'accrescimento è rapidissimo.
Nell'arco di qualche mese potranno raggiungere i 7 cm di lunghezza.
Le larve sono carnivore, si nutrono di girini e lumache di acqua dolce alle quali praticano un foro nel guscio per alimentarsene.

La fase di pupa fino allo stadio adulto avviene in tane fangose fuori dall'acqua nei pressi dello stagno.

Hydrophilus piceus è purtroppo diventato un insetto molto raro, imbattersi in un esemplare sta diventando un'esperienza sempre più difficile.

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