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mercoledì 30 gennaio 2013

VILLA GAMBERAIA, IL SOGNO DI UNA PRINCIPESSA

Parlando di giardini storici, ville con meravigliosi parchi di cui l'Italia è ricca,
spesso ci si dimentica che i progetti non furono solo appannaggio di grandi uomini, architetti, Papi, fantasiosi giardinieri o Nobili eclettici con l'amore per la natura, ma anche di grandi donne.


Villa Gamberaia, situata sulle dolci colline attorno a Firenze, è un meraviglioso esempio di cultura, semplicità, candore e incanto creato da una bellissima principessa in un luogo già reso splendido dalla natura.


E' persino troppo facile innamorarsi dei dolci pendii toscani, rimanere stregati dai luoghi che circondano la culla del Rinascimento italiano, risalire stradine che costeggiano vecchie pietre che aprendosi alla vista lasciano intravedere ulivi secolari, vigneti, l'argentea striscia dell'Arno.


Siamo sulle colline che circondano Settignano, in lontananza si intravedono i famosi monumenti della città madre della cultura italiana, Firenze.
Al di fuori dei soliti itinerari turistici, percorrendo una stradina più adatta a pedoni che automobili, appare Villa Gamberaia, il sogno della bellissima principessa rumena Jeanne Ghyka.


L'antica villa è immersa nei profumi e nel silenzio della campagna toscana, le vecchie pietre hanno gli stessi colori di un tempo, quando, alla fine del'300, nel podere detto "Gamberaja" sorge una casa colonica.

Il toponimo di questa località ci suggerisce la presenza di fresche acque e ruscelli in cui la ricchezza di gamberi di fiume rappresenta la sicurezza di cibo per le monache benedettine di San Martino a Mensola che lo abitano in quel periodo.


La proprietà viene successivamente acquistata da facoltose famiglie che ampliano la residenza ed iniziano la costruzione del giardino che nel'700, assume l'aspetto del tipico Giardino all'italiana.
I ricchi elementi che lo compongono ne fanno uno dei più bei giardini dell'epoca.


Nel 1894 Villa Gamberaia viene acquistata dalla principessa Jeanne Ghyka che vuole farne la sua residenza preferita e nei primi anni del '900 arricchisce il giardino creando un insolito e complesso parterre di "aiuole" acquatiche.

In uno spazio ridotto tutti gli elementi che caratterizzano il Giardino all'italiana vengono rappresentati in maniera magistrale in un gioco di luci ed ombre, colori e fiori, spazi che si nascondono e si rivelano all'improvviso.


Le zone del giardino sono a diversi livelli ben organizzati tra loro, acqua, statue, alberi e cespugli si integrano per lasciare il visitatore con il desiderio di non andare più via.
Un lungo viale di cipressi introduce alla Villa, il meraviglioso parterre acquatico che appare all'improvviso lascia l'osservatore senza fiato.


Le statue si specchiano nell'acqua, forme e colori raddoppiate dalle aiuole acquatiche confondono e disorientano.
Siepi sono porte aperte sul panorama mozzafiato della campagna toscana, una peschiera a forma di ventaglio ci aspetta con i suoi personaggi scolpiti.





Cipressi secolari a forma di esedra lasciano il posto al bellissimo giardino di Pan, alla limonaia ed al seicentesco agrumeto.
In un gioco di colori, forme e balaustre si para davanti agli occhi una natura indimenticabile, tra un boschetto di lecci appare un giardino segreto.
Giochi d'acqua, rose, peonie, rododendri, azalee, mosaici e vasi fanno da cornice a un luogo incantevole.






La Seconda guerra mondiale non ha risparmiato tale bellezza: villa e giardino
hanno subito gravi danni dai soldati tedeschi in ritirata nel 1944.

Gli attuali proprietari, i signori Marchi, hanno permesso il recupero di questo eccezionale monumento, dopo un attento restauro Villa Gamberaia è tornata a risplendere nel cuore della Toscana.


Il luogo è aperto al pubblico tutti i giorni, su prenotazione è possibile soggiornare all'interno della Villa o adibirla a convegni e matrimoni.


Nel 2011 Villa Gamberaia ha parcecipato come finalista al concorso "Il parco più bello d'Italia".



lunedì 28 gennaio 2013

DALLA CINA CON FURORE

Ormai è risaputo, la Cina invade il mercato europeo, si importa di tutto a basso costo.
Senza alcun invito, completamente gratis, dalla Cina con furore è giunta anche la Falena cinese cioè Nymphuliella daeckealis o Elophila nymphaeata.

Elophila nymphaeata
Elophila nymphaeata è una falena della famiglia Crambidae che vive nei pressi di acque lente di stagni e laghetti, indispensabili per il suo ciclo riproduttivo.

L'individuo adulto è una piccola falena con una colorazione bianco-marron screziato che all'inizio della primavera e dell'autunno, attratta dalle luci artificiali, depone le uova fecondate sulla pagina inferiore di foglie di Nimpheaceae, Potamogeton e Giacinti d'acqua.

Larve di Elophila nymphaeata
La larva di Elophila nymphaeata è una creatura molto affascinante: ritaglia due ovali dalla foglia su cui aderisce e come un sandwich, rimane chiusa all'interno dove si sviluppa.
La larva compie il suo sviluppo completamente in acqua respirando attraverso branchie tracheali o, a seconda del tipo, rubando l'ossigeno che la pianta acquatica racchiude negli spazi aerei.
Successivamente il bruco emerge per alimentarsi.
La larva vive in questa bolla d'aria per tutto l'inverno in uno stato di ibernazione, utilizza la sua casa anche come imbarcazione con cui viaggia attraverso il laghetto da una foglia all'altra.
In primavera, quando emerge allo stadio di adulto, vola sulle rive nei pressi della vegetazione dove sopravvive per pochi giorni.


Imbarcazione "sandwich"

Fortunatamente le piante acquatiche sono raramente soggette a malattie o parassitosi, rispetto alle altre piante l'evento è rarissimo.
Inoltre, la presenza di pesci, anfibi, coccinelle, assicura la cattura di parassiti indesiderati.

Afidi su foglia di ninfea

Le piante acquatiche a volte possono essere colpite da afidi che provengono da alberi vicini, soprattutto ciliegi e prunus.
Essi succhiano la linfa dalle foglie e dai teneri germogli soprattutto di ninfee.
Sono facilmente riconoscibili perchè simili a agli afidi delle rose, appaiono soprattutto in stagioni caldo-umide.
Le foglie e i fiori delle acquatiche appariranno indeboliti, le foglie ingiallite.

Tipiche gallerie del moscerino scavatore

Il Moscerino-scavatore (Cricotopus ornatus) lascia le sue uova su diversi tipi di piante acquatiche. Gli adulti sono simili a zanzare, le larve invece sono quasi invisibili. Scavano tunnel dentro le foglie che divorano tra le venature.
Il fogliame colpito diventerà nerastro e marcescente.

Scarabeo della ninfea

Lo Scarabeo della ninfea, del genere Donacia, all'inizio dell'estate va a deporre le uova preferibilmente tra le pieghe della pagina superiore delle ninfee (può attaccare anche altre piante acquatiche).
La larva approfitta dell'ossigeno contenuto nella foglia per respire e, alimentandosi con voracità, spezza le foglie di ninfea che poi si decompongono facilmente. Durante la stagione invernale l'adulto di Scarabeo della ninfea si ripara tra le piante del bordo laghetto.

Le comuni lumache, se in numero abbondante, possono divorare le foglie delle piante acquatiche. Attratte dalle piante di ripa, si espandono poi all'interno del laghetto.


Durante periodi lunghi di caldo-umido possono comparire macchie nere sul fogliame o seccume che lentamente si diffonderà su tutta la pianta oppure forme di ruggine sugli steli.

L'osservazione periodica dello specchio d'acqua, soprattutto nel periodo primavera-estate facilita la prevenzione ed evita l'insorgenza di malattie specifiche delle piante acquatiche.
Anche se i problemi legati ad insetti nocivi o malattie sono esigui, bisogna ricordare che l'uso di agenti chimici non è consentito in un laghetto: l'equilibrio biologico si spezzerebbe.
Naturalmente pesci, bivalve e gasteropodi morirebbero!

Afidi

I rimedi in caso di insorgenza di malattie o se si rileva la presenza di insetti nocivi sono di tipo naturale.
Il controllo periodico delle piante situate sulle sponde del laghetto favorisce l'eliminazione degli insetti adulti come le falene cinesi, bruchi dell'iris o scarabei delle ninfee che vivono nei pressi dello specchio d'acqua in attesa della deposizione delle uova fecondate.

Le coccinelle sono ghiotte di afidi

La cura di arbusti che si trovano in zone limitrofe al laghetto e affetti da parassitosi, evita eventuali contagi.
Quando si acquistano nuovi esemplari di piante acquatiche, soprattutto di provenienza esotica, lavare con cura sotto acqua corrente le nuove piante, eliminando parti non perfettamente sane o marcescenti.
Lo stesso procedimento vale al momento del rinvaso o della moltiplicazione delle piante acquatiche.

Se si dovessero notare foglie ingiallite o danneggiate rimuoverle subito dalla pianta, in poco tempo si costituirà un esemplare sano (l'accrescimento delle piante acquatiche è velocissimo!).


In caso siano presenti afidi, è sufficiente lavare le foglie con un getto di acqua o sommergere completamente la pianta per qualche minuto.
Gli afidi annegheranno, i pesci ripuliranno l'acqua dai parassiti.
Per eliminare afidi particolarmente aggressivi o recidivi, dopo aver rimosso dal laghetto la pianta acquatica colpita, la si può lavare con acqua in cui è stato disciolto sapone di marsiglia, sciacquandola molto bene prima di ricollocarla.

Rospo comune

Utile è l'introduzione di animaletti come coccinelle, rane, rospi golosi di insetti, insieme a pesci rossi e carpe koi, si ciberanno di parassiti nocivi alle piante acquatiche.

Se si dovessero notare bozzoli galleggianti, potrebbero essere presenti larve di falena cinese, facilmente individuabili all'interno della loro imbarcazione sandwich, da rimuovere manualmente.


Anche il problema lumache e bruchi deve essere risolto con la rimozione manuale, ad esempio attirando le lumache con la birra poi all'imbrunire  si potranno togliere. (completamente ubriache!!)

Per l'uccisione di molti tipi di larve, comprese quelle di zanzara, è consigliato introdurre all'interno dell'acqua del laghetto Bacillus thuringiensis che non provoca danni alla fauna ospitata nel laghetto.

Gambusie, pesci rossi e koi saranno sempre i migliori insetticidi per un laghetto....



giovedì 24 gennaio 2013

ACQUA AD EFFETTO : POMPE A IMMERSIONE

Cascatelle, giochi d'acqua, ruscelletti, altri movimenti che creano effetti piacevoli nel laghetto necessitano di una pompa.
Orientarsi nella scelta della pompa più idonea non è difficile anche per i non addetti ai lavori, basta avere le idee chiare sull'utilizzo.

Pompa a immersione

Nella progettazione di uno specchio d'acqua è sempre opportuno predisporre un tubo corrugato per l'impianto elettrico sia per l'illuminazione del laghetto che per eventuali giochi d'acqua o cascate anche se non si desidera effettuare un'installazione immediata.

Esistono diversi modelli e dimensioni di pompe sia ad immersione che di superficie, la scelta della più idonea dipende dal risultato che si vuole ottenere a prescindere dall'estensione dello specchio d'acqua.

Getto a calice

Avere le idee chiare facilita notevolmente il lavoro, un piccolo gioco d'acqua come un getto a campana, a forma di fiore o a geyser non richiede una pompa di notevole potenza.
La potenza della pompa da utilizzare varia a seconda dell'effetto che si desidera ottenere e dalla quantità di acqua da muovere (es. una cascatella associata ad una campana d'acqua, oppure un solo geyser ma di altezza superiore a 2 metri).

Getto a campana

Al momento dell'acquisto della pompa è indispensabile verificare sulla confezione i due dati principali:
portata, si esprime in l/h (litri-ora) e misura il volume di acqua pompato in un ora

prevalenza, si esprime in cm. o metri a seconda delle prestazioni della pompa, indica il dislivello che può far superare all'acqua spostata.

Ad esempio per una cascatella, se il punto più alto che il liquido deve raggiungere è di 150 cm. rispetto al livello del laghetto, la pompa da utilizzare sarà di 170 cm. di prevalenza (un piccolo margine sulla prevalenza compenserà perdite di pressione durante il percorso).


L'installazione è molto semplice, collegando la pompa alla rete elettrica (220 volt) o allacciando il trasformatore da 12-24 volt in dotazione alle pompe di piccole dimensioni, inizierà il funzionamento.
Il consumo di corrente è modesto.

A seconda del lavoro che dovrà effettuare, si stabilirà la collocazione della pompa: al centro per un gioco d'acqua in uno specchio di piccole dimensioni,
a valle di una cascatella o ai margini del laghetto per facilitare le operazioni di manutenzione.

Skimmer con filtri e alloggio pompa

Nella fase di progettazione del laghetto si può predisporre una nicchia in cui alloggiare la pompa o collocare uno skimmer che fungerà da ulteriore filtro.
La pompa è dotata di filtro meccanico che impedisce l'entrata di corpi estranei come foglie e rami, alcuni tipi possiedono un ulteriore filtro simile ad una spugna che filtra le piccole particelle contenute in acqua.

Ugello intercambiabile per giochi d'acqua

La pompa dovrà essere immersa totalmente nell'acqua su di un piano orizzontale, distanziata dal fondale (ad esempio collocata su mattoni) per evitare che si intasi con l'abbondante fanghiglia contenuta sul fondo del laghetto.
La parte deputata all'effetto scenografico come campana, fiore ecc dovrà emergere dal pelo dell'acqua, la regolazione dello spruzzo è molto semplice.

Effetti...invernali con pompa funzionante

La manutenzione della pompa a immersione non necessita di competenze specifiche; saltuariamente occorre una pulizia del filtro d'aspirazione da foglie o rami e il ricovero in luogo protetto se si decide di non utilizzarla durante l'inverno.
Lo spegnimento della pompa quando si abbassa la temperatura esterna non è obbligatorio, anzi il funzionamento produce bellissimi effetti scenografici ghiacciati e il movimento dell'acqua garantisce ossigeno ai pesci.
Solo se lo specchio d'acqua ha una profondità inferiore a 40 cm, basse temperature potrebbero danneggiare la pompa idraulica.


I costi di una pompa sommersa per laghetti vanno da cifre molto basse a costi più importanti per pompe adatte a laghetti o fontane molto ampi.
Abbinando la pompa idraulica a un temporizzatore, si può programmare il funzionamento di giochi d'acqua e cascate.


mercoledì 23 gennaio 2013

UTILIZZARE LA TERRA DI RIPORTO

La costruzione di un nuovo specchio d'acqua o l'ampliamento di un laghetto preesistente è un progetto molto entusiasmante e creativo, ma non bisogna dimenticare che l'eliminazione della terra di scavo può diventare un problema.

La cosa sorprendente è che il volume di terra da rimuovere sembra sempre maggiore della grandezza del foro praticato per il laghetto, questo perchè da compressa la terra si espande, dando così l'impressione di aumentare sotto gli occhi!
Se il giardino è abbastanza ampio la si potrebbe distribuire e appiattire per colmare varie buche, oppure usufruire di ditte che eseguono lo smaltimento del materiale di risulta con costi e regole incredibili.


Una buona soluzione è approfittare di questo problema per creare cascatelle o un bellissimo giardino roccioso.


Per realizzare una piccola cascata è sufficiente creare una collinetta che degrada dolcemente verso il laghetto con il pietrisco e il terriccio non idoneo alle piante, meno fertile, ottenuto dallo scavo per il laghetto.


Il tratto adibito a cascata deve poi essere reso imperbeabile da un apposito telo per laghetti facilmente adattabile alle forme desiderate e ricoperto da sassi o rocce che saranno scelti in base alla tipologia del laghetto e del restante giardino.
Sassi o rocce della zona daranno alla cascatella un aspetto naturale e saranno utilizzati per nascondere il tubo che alimenterà la cascatella.
Il riciclo dell'acqua sarà garantito da una pompa a immersione posta a valle della cascata.


Se invece si opta per un giardino roccioso, meglio dopo aver costruito la forma desiderata con il materiale di scarto, lasciare riposare la "collinetta" qualche mese.
Ciò consentirà la verifica della giusta inclinazione e il perfetto incastro delle roccette per un buon drenaggio dell'acqua.
L'assestamento del terreno e dei ciottoli posizionati eviterà smottamenti dovuti a violente piogge.


Un'accurata somministrazione di diserbante rimuoverà erbacce infestanti prima della messa a dimora delle piante prescelte.
Le rocce dovranno essere posizionate in modo che tra un piano e l'altro si formino dei piccoli terrapieni in cui si porrà terriccio fertile per fiori adatto alle nuove piantine.

Disporre una seduta per ammirare il giardino acquatico

Nella scelta delle piante per il giardino roccioso verificare crescita, portamento e colore che devono sintonizzare per assicurare un buon impatto visivo.
Aubretia, Phlox, Iberis, Alisso si prestano alla perfezione, cascate di Campanule o Sedum sapranno donare grazia e armonia al giardino roccioso.

Phlox circonda una cascatella

Perchè allora non accostare al laghetto sia il giardino roccioso che una cascatella?
Non si rivelerà un progetto esageratamente pretenzioso, conglobando con un tratto di ghiaia i tre elementi si valorizzeranno l'uno con l'altro
Piante semiacquatiche o da sponda potranno essere posizionate nelle zone di unione allo scopo di ottenere un tutt'uno senza soluzione di continuo.


Un oggetto di desin può completare l'insieme...senza mescolare troppi elementi, la semplicità sarà garanzia di successo!


Iberis

lunedì 21 gennaio 2013

HIPPURIS VULGARIS, OSSIGENO INVERNALE

Osservare un impianto di Hippuris vulgaris in uno specchio d'acqua, è come vedere una foresta di fronde di pini in miniatura dall'alto, simile a tanti piccoli alberi di Natale.
Il nome Hippuris significa "coda di cavallo" per la somiglianza di questa pianta acquatica alla coda di un equino.

Hippuris vulgaris

In inverno, la presenza di Hippuris vulgaris nel laghetto garantisce ossigeno all'interno dell'acqua, indispensabile per i pesci in un periodo in cui le altre acquatiche ossigenanti sono  a riposo.


E' un'acquatica ossigenante che cresce sia immersa nel laghetto che in superficie in dense colonie utili anche per ospitare piccoli pesci.
Appartiene alla famiglia delle Hippuridaceae, da non confordere con l'equiseto le cui foglie sono piatte.


Hippuris vulgaris è un idrofita erbacea perenne le cui radici affondano nel fango e il flessuoso fusto cresce nell'acqua orizzontalmente fino a fuoriuscire alla ricerca di luce.
La lunghezza del fusto dipende dalla profondità dell'acqua, la pianta cresce rigogliosa sia a bordo stagno che in acque profonde.
Le foglie sono verticilli con margini lisci che crescono attorno allo stelo, i fiori compaiono in estate ma non sono appariscenti.
I piccoli frutti autunnali sono utili per l'alimentazione dell'aviofauna.


Questa acquatica ha origini euroasiatiche e nord americane, vive in acque ferme e con lento movimento di stagni e laghi, anche fredde.

Hippuris vulgaris è una pianta acquatica dall'aspetto insolito che, coltivata come marginale ai bordi del laghetto è molto decorativa, sommersa invece ha un ottimo valore ossigenante.


L'importanza di Hippuris vulgaris nel laghetto è data dalla capacità di utilizzare in grandi quantità le sostanze nutritive disciolte nell'acqua, che grazie all'attività invernale della pianta, rende l'acqua limpida in ogni stagione.
Anche con temperature molto fredde, Hippuris vulgaris donerà ossigeno al laghetto.


La crescita della pianta è rapida, se dovesse essere troppo invasiva può essere facilmente rimossa la parte eccedente.
Per ovviare questa esuberanza, è possibile coltivare Hippuris vulgaris in cestoni o vasi traforati che ne controllano l'accrescimento.