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mercoledì 5 marzo 2014

L'ELEGANZA DEI CARICI: SCHOENOPLECTUS LACUSTRIS



Giunchi, carici e graminacee ad un occhio inesperto possono apparire molto simili tra loro, in realtà le differenze botaniche sono notevoli, molte specie ancora in via di riclassificazione.
Ciò che li accomuna sono la grazia e l'eleganza, il notevole effetto tappezzante visivamente molto efficace.
Molte sono infestanti, altre maggiormente ornamentali e più contenute soprattutto se coltivate negli appositi cestelli, ciò che posso garantire che raggrupparle regala una quinta scenografica di notevole effetto.


A volte reperibili con la vecchia denominazione "Scirpus" sono le forme variegate di giunchi delle Cyperaceae ora classificati nel nuovo genere "Schoenoplectus lacustris".
Si tratta di giunchi erbacei perenni molto rustici adatti a zone marginali di laghetti naturali di medie e grandi dimensioni, perfetti anche in specchi d'acqua formali, Giardini palustri o per una coltivazione in acque poco profonde.
Tollerano temperature anche molto al di sotto dello zero. 

Schoenoplectus lacustris tabernaemontani

Schoenoplectus lacustris ssp tabernaemontani è un giunco che cresce in habitat umidi o immerso in pochi centimetri d'acqua e si sviluppa da un grosso rizoma con lunghe ed intricate radici striscianti molto utili per il consolidamento delle sponde.
Schoenoplectus lacustris è una pianta elofita (cioè con radici immerse nel fango) che sviluppa densi ciuffi grigio-verdi di steli eretti compatti molto alti
(1-1,5 m.) che contengono un midollo spugnoso.
Le brevi foglie lineari di colore verde scuro inguainano la base dei fusti.
Dalla Primavera all'Estate all'apice dei fusti compaiono alcune spighe ramificate con piccoli fiori marroni non particolarmente decorativi a cui seguono i frutti.

"Zebrinus"

Caratteristica è la varietà "Zebrinus" i cui gli steli compatti e appuntiti color verde opaco sono fasciati da strisce orizzontali color crema poste ad intervalli regolari e sormontati in Estate dagli spruzzi marroni delle fioriture

"Albescens"

La varietà "Albescens" è molto decorativa, gli steli alti fino a 2 metri presentano strisce longitudinali verdi e bianche


La coltivazione di Schoenoplectus tabernaemontani è la soluzione per diverse tipologie di giardini acquatici, fontane formali e giochi d'acqua dove gli steli eretti e scuri si specchiano con eleganza.
Ottima tappezzante sempreverde a bassa manutenzione mantiene il colore sobrio per tutto l'anno sia su sponde in laghetti di campagna, corsi d'acqua e terreni paludosi in cui si rivelano un ottimo rifugio naturale per l'aviofauna.

L'esposizione è il pieno sole o la mezz'ombra, qualsiasi tipo di terreno è ben tollerato. le potature non sono necessarie, basta la rimozione degli steli danneggiati o in eccesso.
La suddivisione dei cespi va effettuata in Primavera, nei laghetti di piccole dimensioni consiglio di coltivare questo tipo di giunco in contenitori che ne limitano l'esuberante crescita.

Sezione triangolare S. pungens

Schoenoplectus pungen o americanus è un giunco di origine americana con i rigidi steli che possono raggiungere un'altezza di 2 metri dalla forma nettamente triangolare e concava tra i bordi.
Le foglie sono scarse, a lamina e fortemente piegate.
L'infiorescenza estiva è costituita da spighette marroni, arancio o rosse, sostituite da frutti che sono acheni.
Questo tipo di carice vive anche in acque salmastre, la parte sommersa della pianta offre riparo per numerosi micro e macro invertebrati ed è una fonte di cibo per molti animali che vivono nelle zone palustri.
Necessita di pieno sole.

Scirpus cernuus

Scirpus cernuus (Isolepis cernua) nella famiglia dei carici è veramente una palustre di spicco, il suo aspetto accattivante fa di questo giunco un elemento strutturale unico, sia posto in gruppi con graminacee o da solo come assoluto protagonista.
Ha steli dal portamento ricadente sulla cui sommità appaiono piccole pannocchie di fiori bianco-argento della dimensione di un chicco di riso che rendono la pianta simile ad un ciuffo di fibre ottiche (Scirpus cernuus viene chiamato "pianta a fibre ottiche).

L'esile fogliame verde brillante è di grande effetto, simile ad una lampada a fontana fluttuante finemente strutturata.
La miglior collocazione è in pieno sole o a mezz'ombra senza mai lasciar asciugare il terreno, le nuove foglie emergeranno morbide dal centro creando densi ciuffi dal carattere unico che si faranno notare in vasi, sulle sponde di laghetti o immerse in pochi centimetri d'acqua, perfette tappezzanti di un giardino palustre.

Pianta "a fibra ottica" in minipond

Questo carice teme il gelo, per farlo svernare all'aperto basta tagliare la parte aerea in Primavera, Isolepis cernua rigetterà copiosamente dal rizoma, il periodo è idoneo per la divisione dei cespi allo scopo di moltiplicare la pianta.
Scirpus cernuus se piantato in contenitori può essere ricoverato in luoghi protetti dalle basse temperature.

Uso simpatico di Isolepis
 Isolepis cernua è un'ottima aggiunta a giardini acquatici collocata tra massi, tra fessure di lastre naturali o associata a Colocasia esculenta e altre piante a foglia ruvida amanti dell'acqua.

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