.

.
.

domenica 17 agosto 2014

INVASIONI ALIENE

Procambarus clarkii, il Gambero rosso della Louisiana, sta diventando sempre più sfacciato: dopo aver invaso fossi, stagni e canali ora si introduce anche nei giardini e nelle case utilizzando quei fossati che le insolite abbondanti piogge dello scorso Luglio hanno trasformato in comode vie di accesso per i loro rapidi spostamenti.

Gambero rosso della Louisiana

Una vera invasione aliena.

La diffusione incontrollata di specie animali e vegetali introdotte dall'uomo al di fuori del loro areale di origine, sta provocando una vera emergenza di tipo ambientale ma anche socio-economica.
L'invasione di specie alloctone è una delle principali cause della perdita di biodiversità e di quelle nicchie ecologiche che un tempo venivano protette dalle barriere naturali come oceani, montagne, deserti e grandi fiumi.

Le specie aliene che si sono installate nel nostro territorio, sia acquatico che terrestre, sono quelle specie esotiche che, introdotte forzatamente dall'uomo, hanno trovato nel nostro clima mediterraneo un ambiente simile a quello da cui originano, fino a soppiantare le specie autoctone.

Pesci rossi

Già gli antichi Romani iniziarono l'importazione di specie animali come il Daino e l'Istrice, ma senza provocare gravi ripercussioni sul territorio come sta avvenendo oggi.
Gli attuali inserimenti forzati di nuove tipologie animali risalgono al secolo scorso, in genere effettuati a scopo alimentare, ornamentale e per l'attività venatoria e sportiva.
Alcune specie aliene si sono sfuggite alla cattività in maniera "accidentale" o per incuria dell'uomo mediante fughe dagli ambienti in cui erano custodite, si sono adattate, insediate e riprodotte fino a diventare, in alcuni casi, una vera minaccia.

Zanzara tigre

Tra i canali di introduzione accidentale esiste un alto numero di specie "autostoppiste" che viaggiano clandestinamente dai secoli scorsi a bordo delle navi o all'interno di acque di zavorra per poi colonizzare i porti di scalo e in molti casi estendere il territorio (sono famosi il Ratto delle chiaviche e la Zanzara tigre giunta in Europa a bordo di pneumatici usati).

Gli ecosistemi acquatici nostrani sono seriamente minacciati da orde di "alieni", ben 22 specie alloctone (su 48 autoctone) sono state introdotte per la pesca sportiva e poi sfuggite da laghetti privati.
La lunga lista nera comprende pesci come:

Pseudorasbora parva

Pseudorasbora parva, un Ciprinide originario dell'estremo Oriente introdotto nel XIX sec. nell'Est europeo per la pesca sportiva. Oggi è molto diffuso nel Po e nell'Arno dove sta gravemente minacciando l'autoctona Alborella (Alburnus Alburnus). 

Persico Trota (Micropterus salmoides), pesce osseo di origine americana tipico di acque ferme o a lenta corrente arrivato in Italia nei primi del '900, diffuso soprattutto al Centro-Nord dove predilige i canneti e i canali ricchi di ninfee.
Ha soppiantato alcuni tipi di Ciprinidi autoctoni come il Luccio, uno dei maggiori predatori d'acqua dolce.

Pesce Gatto (Ictalurus Melas), pesce di origine americana che predilige i bassi fondali delle acque temperate, si è rapidamente diffuso in Italia (importato alla fine dell'800) per la sua forte adattabilità alle avversità ambientali e all'inquinamento. Tra le specie importate risulta la meno dannosa.

Persico sole

Persico Sole (Lepomis gibbosus) Arrivato in Italia alla fine dell'800 dagli Stati Uniti, si è così ben adattato da diventare infestante in molti fiumi e laghi.
Molto dannoso perchè si ciba di uova e avannotti di altri pesci.

Pesce rosso (Carassius auratus) Comunissimo pesce ornamentale importato dall'Asia ha preso possesso di molti habitat dove danneggia seriamente la vita di molti anfibi di cui preda voracemente le uova.

Siluro

Siluro (Silurus glanis) è originario dell'Europa dell'Est e in Italia ha sostituito Luccio e Storione minacciati dalle bonifiche poi soppiantati da questo grande pesce in cima alla catena alimentare.
L'invasione del fiume Po da parte di questa specie sta impedendo il ripopolamento con forme autoctone.

Gambusia

Gambusia (Gambusia hoolbroki) è un piccolo pesce introdotto nelle paludi italiane dall'America per combattere le zanzare. Molto simile al tipo "affinis"

Gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) con la sua invadenza ha colonizzato numerosi habitat fino a soppiantare la popolazione ormai rarissima di gamberi nostrani.
Immesso in Italia per scopi gastronomici non ha incontrato sulle nostre tavole il successo sperato.

Rana toro (Rana catesbeiana) Grosso anfibio americano che dal 1932 è presente in Pianura Padana dove è entrato in competizione con la piccola Rana verde senza però essere la vera causa della suo declino. 

Trachemys

Trachemys scripta è una testuggine largamente utilizzata a scopo ornamentale in laghetti, acquari e terrari e irresponsabilmente liberata in stagni e canali dai proprietari stanchi di accudirla.
La testuggine americana sta creando gravi problemi alle specie palustri europee più deboli e già minacciate dai precedenti danni ambientali.

Nutria

Nutria (Myocastor coypus) è un mammifero roditore di pianura importato per la pelliccia dall'America del Sud che sta sfuggendo gravemente al controllo.
Le abitudini particolari della nutria, come scavare tunnel, riposare su piattaforme galleggianti (che nelle zone del delta del Po spesso corrispondono a nidi di uccelli palustri) ed alimentarsi con ortaggi stanno compromettendo l'agricoltura e la riproduzione di alcuni uccelli acquatici. 

Zanzara tigre (Aedes albopictus) sempre più presente in Europa è veicolo di 22 arbovirus tra cui Dengue, Chikungunya, Ross River e West Nile.

Tra  le diverse specie aliene "terrestri", sta destando serie preoccupazioni lo Scoiattolo grigio nordamericano (Sciurus caroliniensis) un mammifero roditore introdotto in numero ridotto circa 60 anni fa ma che è stato in grado di soppiantare nelle aree in cui vive lo scoiattolo rosso nostrano.
Lo scoiattolo grigio è inoltre dannoso per l'agricoltura per l'abitudine di scorticare gli alberi da cui preleva semi e frutti.

Rana toro

Gli ecosistemi d'acqua dolce sono tra gli ambienti più vulnerabili alle specie aliene grazie alla facilità di diffusione e al degrado ambientale concomitante.

Il problema causato dalle specie aliene invasive è quello di dividere lo stesso ambiente e le risorse alimentari di molte specie autoctone ed entrare in competizione.  

Tunnel scavato da Nutrie

Le gravi conseguenze dovute alla continua introduzione ed espansione di specie aliene negli habitat della fauna e flora autoctona si possono riassumere in alcuni punti principali:

- Competizione per il cibo e l'habitat
- ibridazione con le specie autoctone
- cambiamenti strutturali negli ecosistemi 
- possibilità di introdurre parassiti nocivi alla flora autoctona- impatto sull'impollinazione delle api locali
- diminuzioni dei raccolti agricoli e ittici
- danni alle infrastrutture (ad esempio scavi di tunnel negli argini fluviali)
- problemi per la salute umana come quelli causati dalla Zanzara tigre
- alti costi per l'eradicazione delle specie aliene

Comprendere la gravità del fenomeno è un passo avanti per la soluzione di questo gravissima problematica.

Nessun commento: