In natura esiste allo stato spontaneo, nelle zone umide troviamo la versione palustre : Myosotis scorpioides o palustris.
Myosotis palustris |
Numerose leggende sono sorte attorno a questo romantico fiorellino.
La più comune è di origine germanica, narra di un cavaliere che coperto da una splendente armatura passeggiava con la sua dama nei boschi.
Volle cogliere per lei un mazzetto di questi delicati boccioli, ma per il peso dell'armatura scivolò nell'acqua.
Per il cavaliere non ci fu più nulla da fare, nell'ultimo istante di vita riuscì a lanciare i fiori alla sua innamorata gridandole "Non ti scordar di me!".
In realtà l'origine del nome non ha nulla di così poetico, myosotis deriva dal greco myos = topo e otos = orecchio cioè "orecchie di topo" per la forma della foglia.
Il nome Scorpioides deriva dalla forma finale del ramo, simile ad una coda di scorpione |
Myosotis palustris è una piccola erbacea perenne che vive sulle rive di laghetti, fiumi, fossati e zone paludose.
Ha origini Europee e Asiatiche, nell'Italia del Nord è molto comune.
Presenta un portamento eretto, non raggiunge altezze notevoli ( tra i 20 e i 50 cm.)
Le foglie formano un cuscino color verde scuro, sono oblunghe, lanceolate, sessili e lievemente pelose. Crescono anche al di sotto del pelo dell'acqua sino ai primi geli.
I fiori sono raggruppati in infiorescenze, sono in genere color azzurro cielo con il centro giallo, a volte presentano una sfumatura rosata o sono di color bianco. Appaiono da Aprile a Ottobre, sono a 5 petali e di piccole dimensioni .
Bellissima fioritura di Myosotis scorpioides |
Messo a dimora in un cestone forato, sulla zona di galleggiamento di un biolaghetto ne ammorbidisce i contorni (liner) o ne nasconde i bordi.
Myosotis palustris è una pianta affascinante che non dà problemi, non invasiva e di semplice coltivazione.
Va posta in acque poco profonde preferibilmente a mezz'ombra.
Ottima anche in un minipond, vista la crescita graduale e scarsamente invasiva.
In natura è un'acquatica utile in caso di inondazione perchè è in grado di stabilizzare il terreno eroso.
Purtroppo anche M. palustris è minacciata dalla continua diminuzione del suo habitat naturale.
Nessun commento:
Posta un commento