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domenica 17 marzo 2013

TINCA TINCA, UNA SPAZZINA NOTTURNA

Nelle acque a flusso molto lento o fermo in cui i fondali sono fangosi e ricchi di vegetazione, troviamo la Tinca, un Ciprinide della stessa famiglia delle Carpe.


Tinca tinca (secondo la classificazione di Linneo), è un pesce di origine Euroasiatica molto resistente, sopporta gli sbalzi di temperatura, la scarsità di ossigeno e l'asciutto.

La specie popola stagni, laghi, fiumi di pianura, fossati, pozze argillose ricche di canneti e vegetazione in cui può rifugiarsi e cercare cibo.
La tinca sopravvive dove altri pesci non ce la farebbero vista la sua notevole resistenza.


In un laghetto di medie dimensioni ed in compagnia di altri Ciprinidi, Tinca Tinca si rivela un pesce tranquillo e di notevole interesse: nelle ore notturne e crepuscolari si intana sul fondo e nel limo per nutrirsi di alghe, residui di vegetali, insetti acquatici, larve.

E' una vera spazzina notturna dalle abitudini discrete, vive in piccoli branchi senza spostarsi molto dai luoghi abituali.
Per lunghi periodi sparisce dalla vista per rimanere inattiva infossata nel fango, soprattutto in inverno quando entra in uno stato letargico, rigida e totalmente insensibile.


La tinca ha un corpo tozzo, simile a quello delle carpe, con pinne arrotondate tranne la caudale che risulta più squadrata.
La colorazione è verde oliva, più chiara sul ventre e il corpo ricoperto da uno spesso strato di muco viscido che la rende scivolosa come un'anguilla.

Questa caratteristica le ha attribuito il titolo di "pesce dottore" perchè , nelle credenze popolari, si pensava che strofinandosi contro la pelle di una tinca si potessero curare numerose malattie.



La bocca di questo Ciprinide è di piccole dimensioni, con piccoli barbigli ai lati, le labbra spesse afferrano il limo da cui estrae la sostanza organica per risputare la fanghiglia.

In media una Tinca raggiunge i 20-40 cm di lunghezza e 1-2 kg. di peso, anche se si sono osservati esemplari di dimensioni maggiori.

Nonostante i Ciprinidi sopravvivano sino a 25 anni, la Tinca in media vive circa 10 anni.
La riproduzione avviene in estate, la femmina si porta in acque basse e deposita per un lungo periodo una enorme quantità di uova che saranno poi fecondate da 1 o 2 maschi.
Le piccole tinche dopo la schiusa delle uova rimangono attaccate per una decina di giorni alla vegetazione, poi assumono subito gli stessi comportamenti degli esemplari adulti.

In natura la tinca sta diventando un animale sempre più raro, specie alloctone molto competitive dal punto di vista alimentare stanno occupando la nicchia della Tinca.

Tinca dorata

La Tinca dorata è una specie ornamentale molto adatta ai laghetti.
La colorazione va dal color oro al rosso scuro, su alcuni esemplari sono presenti macchie scure sul dorso e sulle pinne.

Tinca tinca con le sue abitudini alimentari è un valido aiuto per eliminare le fastidiose alghe infestanti dai laghetti ornamentali in modo ecosostenibile.
Ghiotta di lumache, aiuterà ad eliminarle.

Gettate qualche pezzetto di frutta in acqua: le tinche ve ne saranno grate!



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