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venerdì 5 luglio 2013

LAGHETTI A LUGLIO, LE FRIGANEE

Nella sonnolenta calura estiva, tipica del mese di Luglio, la maggior parte delle piante del laghetto raggiunge il suo culmine.

Typha con pannocchie mature

Alcune maturano i loro semi sparandoli in tutte le direzioni (come la Thypa), questi galleggiando dolcemente andranno a colonizzare nuova terra, altre invece si concentrano sull'espansione delle loro radici e rizomi e, formando un'intricata rete, intrappoleranno foglie e particelle di terra, ottimo habitat per gli organismi che vivono al buio, nell'acqua profonda.

A Luglio il fior di Loto è in fiore

Per poter osservare il mondo subacqueo uno dei momenti migliori è la sera, una torcia ci rivelerà la vita della fauna sommersa molto più chiaramente che di giorno.
Sarà interessante osservare i tuffi degli scarabei tuffatori e dei tritoni, oppure se saremo fortunati, potremo vedere in azione le larve di friganea.

Larva di friganea

Le friganee sono piccoli insetti acquatici che appartengono all'ordine dei Tricotteri, sono inoltre anfibi siccome l'ultima parte della loro vita viene svolta fuori dall'acqua dove, simili a farfalline marroni svolazzano maldestamente durante il crepuscolo.
La breve vita da adulti ha l'unico scopo della riproduzione, interessante è la parte pre-immaginale (cioè larvale) in cui le friganee hanno un importante ruolo nell'ecosistema delle acque dolci.
Il loro ruolo è rilevante nel processo di autodepurazione dell'acqua: prendono parte alla degradazione della sostanza organica (animale e vegetale come le alghe) e la trasformano in sostanze assimilabili dai batteri.


La forma larvale delle friganee è molto bizzarra, possono presentarsi "nude" o rivestite da un'astuccio cilindrico che esse stesse costruiscono legando tra loro con un filo di seta emessa da una ghiandola posta al lato della bocca, bastoncini, sassolini, frammenti di conchiglie.


Questo buffo modo di proteggersi ha dato loro il soprannome di "portasassi o portalegna".
Da questo fodero fuoriescono solo zampe e testa, due uncini posti in fondo all'addome impediscono di perdere l'involucro.
Con questa protezione le friganee possono deambulare e cacciare indisturbate sul fondo del laghetto e, in caso di pericolo, ritirare capo e zampe come fanno le tartarughe.
Durante l'accrescimento questi Tricotteri devono ingrandire la loro casa, ciò avviene allungando la parte anteriore.
Con le loro voraci mandibole triturano il cibo e al momento dello sfarfallamento anche il guscio protettivo. La larva che ne fuoriesce, trasformata in pupa, nuota sino alla superficie e si aggrappa saldamente alla riva dove completa la sua trasformazione in insetto adulto.


Nella versione senza astuccio protettivo, le friganee utilizzano una diversa strategia: con la lora seta tessono reti simili a quelle dei pescatori in posizioni strategiche e attendono pazientemente nascoste che si intrappoli il cibo che prontamente recuperano.


Gli adulti conducono vita aericola, facile confonderli con piccole farfalle marroni, ma se li si esamina con attenzione si può notare che le loro ali non sono ricoperte di squamette ma di minuscoli peli (Tricottero deriva dal greco "triko" cioè pelo).
La livrea è poco vivace, li si può vedere isolati o in gruppo nel loro volo incerto, non hanno nemmeno un apparato boccale sviluppato, alcuni non mangiano affatto, altri con un piccolo apparato lambente succhiano solo liquidi.


Gli adulti di friganea hanno vita breve, spesso sono preda di uccelli e chirotteri, importante è che abbiano già deposto le uova per garantire la nuova generazione.
Le uova vengono deposte in masserelle e protette da mucillagine, sulla vegetazione ripariale o su quella che pende sull'acqua, in alcuni casi le uova vengono lasciate sulla superficie o appena al di sotto dello specchio acquatico.

I tricotteri sono uno degli ordini più importanti di insetti acquatici in quanto partecipano a complesse catene di organismi acquatici sin dal lontano Giurassico, trovarli nel proprio punto acquatico è segno di buona ossigenazione e pulizia dell'acqua.


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