La Giornata delle biodiversità è stata istituita dall'ONU nel 2000 per sensibilizzare la tutela della diversità biologica, un tema a cui tutti dovremmo porre attenzione.
Il nostro Pianeta sta perdendo circa 30000 specie viventi all'anno, 3 ogni ora.
Uno stillicidio senza fine di cui non ci accorgiamo nemmeno.
L'estinzione di una specie animale o vegetale è un processo naturale che, a causa delle attività umane sempre più invadenti sta accelerando vertiginosamente.
La comunità scientifica è d'accordo nell'affermare che il tasso attuale di estinzione è da 100 a 1000 volte superiore a quello che precede la comparsa di Homo Sapiens.
Questo drammatico fenomeno è dovuto all'alterazione degli habitat e alla disseminazione di specie invasive.
Con la grande crescita demografica, lo sviluppo industriale e la globalizzazione dell'agricoltura, la specie umana ha trasformato profondamente il territorio, ridotto la varietà di forme viventi e uniformato il paesaggio.
Frutti "dimenticati" |
Gli agricoltori hanno selezionato sempre più i vegetali seguendo solo un interesse e provocando un impoverimento genetico (rispetto al secolo scorso dalle nostre tavole sono sparite 3 specie vegetali su 4).
Dovremmo sempre ricordare che la biodiversità è il risultato di 3 miliardi e
mezzo di anni di sperimentazione delle forme di vita che garantiscono la nostra sopravvivenza.
Circa un decimo della popolazione mondiale dipende dalla biodiversità vegetale ed animale, ecosistemi locali oggi seriamente minacciati (barriera corallina, foreste, zone umide).
Sono tanti i tesori a rischio maltrattati a causa dell'inquinamento, i disastri ecologici, il surriscaldamento del Pianeta, basta pensare che una specie su 6 sparirà entro la fine di questo secolo.
Il 22 Maggio 2015 è dedicato alle isole e al loro tesoro naturale, ai loro delicati e sensibili ecosistemi.
Nell'anno dell'EXPO, il cui tema centrale è come nutrirci salvando il Pianeta, ricordiamoci che conservare la salute del Pianeta è una sfida impegnativa ma possibile e che la specie umana non è proprietaria e dominante rispetto alle altre forme di vita di cui siamo i custodi e non i padroni.
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