TAGLIO
La giornata ideale per lo sfalcio del prato è un pomeriggio senza pioggia in cui l'erba è lievemente umida.
Il prato eccessivamente secco ha difficoltà di ripresa dopo il taglio per mancanza di sostanze nutritive, in caso di eccesso di acqua il tosaerba potrebbe diffondere attraverso il velo d'acqua spore fungine.
Inoltre l'erba bagnata si impasta sulle lame e danneggia il tosaerba.
Per un prato perfetto è importante individuare l'altezza di taglio corretta e la giusta frequenza.
Se il prato è costituito da erbe fini come le Agrostis e alcune specie di Poa va tagliato ad un'altezza di 2-3 centimetri, se invece è costituito da erbe più spesse come Lolium o alcune specie di Festuca, l'altezza del taglio va regolata a 3,5-4 centimetri.
Nei mesi più caldi occorre alzare di almeno un centimetro l'altezza di taglio per qualsiasi prato, l'erba più alta infatti, protegge il colletto delle piantine dall'intensa radiazione solare.
Con l'aumento delle temperature anche la frequenza di taglio andrà modificata:
tra Aprile e Maggio si taglierà il prato ogni 7-10 giorni, in Giugno i tagli dovranno essere diradati (ogni 12 giorni circa).
ARIEGGIATURA
Un altro elemento di notevole importanza da eseguire in Primavera è l'arieggiatura del terreno.
Questa operazione fondamentale per la salute e l'aspetto del prato garantisce il regolare sviluppo dell'erba permettendo ad aria, acqua e sostanze nutritive di raggiungere facilmente le radici.
Arieggiatore manuale |
Un'eccessiva quantità di feltro (strato di rami, foglie, residui dello sfalcio tra cui si depositano detriti che ricopre il tappeto erboso) ostacola la respirazione delle radici, facilita la crescita di funghi e crea condizioni favorevoli all'attacco degli insetti.
Oltre a compromettere l'aspetto estetico del prato, la presenza di feltro rende il prato meno resistente alla siccità e alle basse temperature.
Arieggiatura |
La Primavera, quando il prato è in piena ripresa vegetativa, è uno dei momenti migliori per l'arieggiatura del prato che viene praticata mediante tagli verticali superficiali profondi un centimetro scarso allo scopo di rimuovere il feltro.
L'arieggiatura può essere attuata con strumenti manuali o con l'aiuto di macchinari automatici.
In prati di piccole dimensioni e in presenza di un feltro non molto spesso, un' arieggiatura manuale, da eseguire con un apposito rastrello, permette di ottenere ottimi risultati.
Arieggiatori copri-scarpe |
Esistono particolari spuntoni da applicare alla suola delle scarpe che rendono questa operazione semplice e divertente!
Arieggiatore meccanico |
In aree estese e nel caso in cui il feltro sia molto compatto e particolarmente resistente, si può ricorrere ad un arieggiatore meccanico, un macchinario dotato di motore a scoppio fornito di un apposito rullo su cui sono fissate alcune lunghe punte in grado di sollevare il feltro.
Una volta terminata l'arieggiatura, l'intero feltro dovrà essere rimosso mediante un rastrello comune.La crescita erbosa diverrà vigorosa e rapida grazie al maggior assorbimento di elementi nutritivi (Potassio e Fosforo), il colore del prato cambierà positivamente.
CONCIMAZIONE
La concimazione primaverile favorisce lo sviluppo dell'apparato radicale, lo sviluppo delle piantine condizioni necessarie ad un buon approvvigionamento d'acqua nei mesi più caldi.
Nella prima decade di Maggio è importante effettuare la concimazione del prato mediante un apposito concime granulare per incrementare la robustezza degli steli e l'approfondimento dell'apparato radicale.
L'adeguata profondità radicale favorirà un maggior approvvigionamento idrico.
Se le temperature sono già elevate, consiglio di far seguire alla concimazione una breve irrigazione per portare sul terreno i granuli rimasti sulle foglie ed evitare bruciature fogliari in caso di intense insolazioni.
IRRIGAZIONE
Un altro aspetto da non trascurare nelle fasi di ripresa vegetativa del prato è quello dell'irrigazione che ad inizio Primavera si tende a trascurare per poi ricorrere a frequenti forniture idriche estive quando il prato è ormai già sofferente.
In realtà anche se il manto erboso ci appare sufficientemente umido, occorre valutare com'è stata la seconda parte dell'Inverno: asciutta e ventosa?
In questo caso gli strati più superficiali del terreno si saranno rapidamente asciugati tanto da richiedere irrigazioni primaverili che saranno meno necessarie in Estate quando il prato entrerà in una fase di stasi.
In apparenza il prato appare verde, in realtà con una idratazione primaverile inadeguata, le problematiche si manifesteranno al sopraggiungere dei primi caldi con chiazze erbose gialle e presenza di infestanti.
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