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martedì 23 giugno 2015

SOLSTIZIO D'ESTATE, ERBA DI SAN GIOVANNI E MAGIA DI UNA NOTTE

Domenica 21 Giugno, alle 18,38 italiane, il Solstizio d'Estate ha dato il via ufficialmente all'Estate astronomica 2015.
Il Solstizio (dal latino solstitium= sol cioè sole + stitere = arrestarsi) è il momento in cui il Sole, nella sua rotazione apparente, raggiunge il punto più alto nell'orizzonte.
E' la notte più corta dell'anno, le ore di luce hanno raggiunto il massimo ma già da oggi caleranno impercettibilmente sino all'arrivo del prossimo Inverno.


Sul culto di questa notte magica avvolta per millenni da misteri e riti propiziatori, ci sono storie e leggende che coprono ogni angolo della Terra, dai culti solari degli antichi Egizi, ai calendari monolitici dei druidi (come Stonehenge in Bretagna), ai sacrifici umani dedicati al Sole dei popoli precolombiani con studi astronomici particolarmente precisi per quell'epoca storica.

Riti e misteri diversi per ogni cultura dal Polo al'Equatore, il tema centrale invece è lo stesso: il trionfo del Sole nel'evento solstiziale perpetrato nelle sacre giornate che vanno dal 21 al 24 Giugno, periodo in cui diverse credenze popolari celebrano il matrimonio tra due opposti, Il Sole (fuoco) e la Luna (acqua).

Feste pagane così radicate che all'avvento del Cristianesimo si è rivelato più semplice sostituirle con una celebrazione religiosa che cercare di estirparle, e così che il solstizio d'Estate con il suo carico di misteri si trasforma nelle celebrazioni dedicate alla natività di San Giovanni Battista.


Qui in Emilia, terra di tradizioni contadine, le celebrazioni pagane e religiose si sono nel tempo mescolate ed hanno dato origine ad una semplice ritualità legata ai poteri del fuoco e dell'acqua, alla ricchezza dei frutti maturi di una terra fertile e generosa e agli antichi riti magici del mondo celtico.

In una comunità di tipo rurale sono giorni adatti per ingraziarsi le forze naturali, festeggiare la maturazione delle sementi ed effettuare i riti legati alla fertilità prima dell'arrivo del caldo torrido.

Il fuoco è rappresentato dai numerosi falò che ardono nelle zone di pianura e collina, accesi in onore del Sole e profumati dai mazzetti secchi delle erbe raccolte nell'anno precedente affinchè il fumo scacci i demoni e la malasorte e purifichi i campi e il bestiame.

Proprio nella magica notte d mezza Estate si raccolgono le erbe "magiche" bagnate e purificate dalla rugiada di San Giovanni (elemento acqua) e intrise di un nuovo potere che donerà salute e prosperità per tutto l'anno a venire.

Hypericum perforatum

Tra le erbe che occorrevano per comporre il mazzetto porta fortuna non doveva mancare l'Iperico (Hypericum perforatum) il cui colore dorato della densa fioritura ricorda la potenza del Sole.

L'iperico, detto anche Erba di San Giovanni o scacciadiavoli è una pianta erbacea officinale conosciuta ed utilizzata fin dall'antichità.
E' una pianta spontanea sempreverde facilmente riconoscibile anche se priva di fiori perchè le foglie, se guardate in controluce, appaiono "bucherellate" (da qui il nome "perforatum").

Foglia

In realtà i forellini sono piccole ghiandole ricche di oli essenziali trasparenti e resina, mentre ai margini fogliari sono presenti piccoli punti neri che se strofinati emettono una sostanza rossastra (ipericina) che tinge le dita di rosso.
Secondo la tradizione popolare la sostanza rossa emessa dalle foglie rappresenta il sangue del Battista.

Per l'antica usanza di apporre un fiore di Iperico sopra una sacra immagine a protezione di demoni e streghe, questa pianta campestre ha assunto il nome di Hypericum che significa "sopra l'immagine".


Nel folklore contadino della Bassa, il fiore di Iperico è strettamente legato al Solstizio d'estate, periodo in cui raggiunge la sua massima fioritura, notte dedicata al convegno annuale delle streghe che si incontrano intorno ad un albero di noce
Per proteggersi è sufficiente nascondere sotto la camicia un mazzetto di erbe magiche in cui è compreso l'iperico, pianta in grado di curare ferite, ustioni e febbri.

In un mondo rurale in cui le erbe hanno assunto un ruolo predominante, l'iperico dai delicati fiori gialli che ricordano il colore dorato del Sole, non poteva mancare.
In passato veniva appeso alla porta di casa per scacciare le forze del male ed utilizzato per gli esorcismi.

I poteri miracolosi attribuiti a questa pianta spontanea non sono solo leggenda.


Hypericum perforatum ha capacità antidepressive e tranquillanti per la presenza di sostanze psicoattive tra cui l'ipericina, 
Iperico attiva ed innalza le difese immunitarie, allevia dolori e spasmi,
la sua azione viene esplicata anche a livello dell'apparato gastrointestinale e respiratorio, ha proprietà diuretiche e curative a livello cutaneo in presenza di ulcerazioni, piaghe e lesioni.

La somministrazione di Iperico deve essere eseguita strettamente sotto controllo medico per l'interazione verso alcuni tipi di farmaci.

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